-Core
Lancer
Svezia
Pubblicato il 14/02/2017 da Lorenzo Becciani

‘Mastery’ è un vero masterpiece! Voglio sapere tutti i dettagli riguardanti le sessioni di registrazione. Quanto tempo avete impiegato a completare il processo? Avete utilizzato della strumentazione particolare?
Grazie di cuore. Abbiamo trascorso quasi cinque mesi a mettere insieme le canzoni in sala prove, lavorando duramente su ciascun dettaglio e sugli arrangiamenti. Ascoltando l’album puoi renderti conto di quanta cura sia stata posta su ogni singolo aspetto. A mio parere è nettamente il migliore che abbiamo mai pubblicato. Le registrazioni si sono svolte nello stesso studio di ‘Second Storm’, il Leon Music Studio di Gustav Ydenius ma il risultato è stato migliore del precedente. Ci sono voluti tre giorni per la batteria, due per il basso, una settimana per le chitarre ed un paio di giorni per le voci. Non c’è alcun overdub sulle chitarre, nessun sample per la batteria e niente tastiere. Siamo semplicemente cinque ragazzi che suonano metal. Rispetto al passato il contributo di Ewo e Emil è stato superiore.

C’è un momento preciso delle registrazioni che ti è rimasto in mente?
La registrazione di un album è sempre un processo che comporta ansia, ti spinge al limite della performance e viene caratterizzato da contrattempi. Le chitarre sono state registrate con un computer che si piantava spesso. Il livello di rabbia era altissimo e avremmo voluto lanciarlo fuori dalla finestra. Alla fine però è andata bene.

In scaletta troviamo un pezzo migliore dell’altro. Come siete riusciti ad imbastire una scaletta così solida?
Il songwriting è durato più del solito e tutti e cinque abbiamo contribuito con idee, riff, dinamiche e arrangiamenti. Provenendo da diversi background questo ha reso l’album più vario e completo. Rispetto a ‘Second Storm’ l’obiettivo era evolvere il nostro sound e renderlo più personale. Siamo costantemente paragonati a band come Helloween e Iron Maiden ma crediamo di avere trovato un sound che anche in futuro potrà renderci riconoscibili in tutto il mondo.

Torniamo indietro a quando, otto anni fa, iniziò la vostra avventura nel music business. Quali erano le vostre ambizioni a quel tempo?
Avevamo degli obiettivi a breve termine come ottenere un contratto discografico e suonare il più possibile. Col passare degli anni siamo diventati più ambiziosi e abbiamo lavorato per catturare l’interesse di etichette più importanti ed organizzare tour più grandi. Adesso siamo nel roster di Nuclear Blast e siamo reduci da un mese di tour con Hammerfall e Gloryhammer. Al momento ci stiamo impegnando per partecipare a più festival esitivi possibili e crescere ulteriormente come band. Abbiamo girato tutta l’Europa e suonato a Tokyo e ci piacerebbe andare negli Stati Uniti e in Sud America.

Com’è la scena musicale a Arvika? Ci sono altre band che meritano la nostra attenzione?
Solo il nostro cantate Isak vive ancora lì ma la scena è ottima grazie all’Accademia Musicale e ad un paio di college interessanti. Ormai viviamo quasi tutti a Karlstad che è un po' più grande e legata al metal. Ci sono diversi gruppi thrash e death ed un eccellente promoter che è riuscito a portare Helloween, Mayhem, The Haunted, WASP..

In generale l’heavy metal svedese come se la passa? Quali sono i leader al momento?
Secondo me è uno dei migliori al mondo! I più importanti attualmente sono Sabaton, Amon Amarth, In Flames e Hammerfall ma mi piacerebbe sottolineare alcune band meno conosciute ma assolutamente fantastiche come H.E.A.T., Wolf e Enforcer.

Mitologia, guerre, battaglie. Questi sono i temi principali delle vostre liriche. C’è un messaggio particolare dietro ad esse?
Di solito Isak scrive le liriche e ama le storie epiche come argomenti. Anche libri religiosi come la Bibbia parlano di guerrieri, mostri, battaglie eroiche che si adattano bene al metal. Non ci sono significati particolari e non ci piace il fantasy perché troppi gruppi parlano di draghi.

La voce di Isak è davvero incredibile. Alcune delle sue influenze sono evidenti..
Siamo fortunati ad averlo con noi. Di sicuro Michael Kiske, Bruce Dickinson e Joacim Cans sono riferimenti importanti ma il tono e l’espressività della sua voce lo spingono al di sopra di tutti gli altri cantanti del genere.

Che rapporto avete con Nuclear Blast? É difficile essere una band power metal al giorno d’oggi?
Li amiamo! I ragazzi della label sono fantastici e fin dall’inizio ci hanno supportato in maniera incredibile. Non è così difficile. A metà dello scorso decennio il genere ha subito un forte calo di popolarità perché troppe band mediocri hanno pubblicato album di scarso valore. Adesso il power metal ha guadagnato nuovamente il rispetto di tutti gli appassionati. Non puoi capire il successo che ha avuto il recente tour. La gente ama questa musica e vuole vederla suonare come si deve.

Trovi che l’ondata di revival sia positiva o negativa per la comunità metal in generale?
È positiva! Il power metal ha bisogno della massima qualità.

Ci sono groupies nella scena power/speed?
Ci saranno sicuramente ma non ci facciamo troppo caso. Ci piace andare in tour, conoscere nuovi fan di tutto il mondo, parlare con loro e bere qualche birra insieme. Questo è tutto per noi!

Finora qual è stata la vostra più eccitante esperienza in tour?
I fan giapponesi sono folli! A Varsavia il mosh pit durante ‘Behind The Walls’ è stato pazzesco!

Chi è la pecora nera della band?
Probabilmente Ewo perché ha altre band oltre i Lancer. Suona folk metal con i Fejd e black metal con i Trident. Ma i Lancer rimangono la sua priorità.

(parole di Fredrik Kelemen)

Lancer
From Svezia

Discography
Lancer - 2013
Second Storm - 2015
Mastery - 2017
Tempest - 2023