-Core
Vök
Islanda
Pubblicato il 15/11/2016 da Lorenzo Becciani

Mi sono imbattuto nei Vök lo scorso anno, durante Iceland Airwaves, quando vi esibiste all'Harpa Silfurberg. Un concerto stupendo che non scorderò facilmente..
Anche per noi fu un'esperienza fantastica. Avrei solo voluto godermela di più. Ero così nervosa..

Come è nata la band? Qual era la vostra visione agli inizi?
Io e Andri ci conosciamo da nove anni ed è successo quasi per caso. Abbiamo iniziato a suonare insieme e sperimentare con l'elettronica. Dopo un po' abbiamo cominciato a comporre qualcosa e abbiamo deciso di partecipare al Músiktilraunir. Entrambi eravamo innamorati dei dischi di Massive Attack e Portishead e volevamo scrivere musica che ci facesse sentire in quel modo. Ólafur è cresciuto insieme a me e avevamo pensato di inserirlo subito nella band. Purtroppo era all'estero nel periodo del concorso e quindi aveva dovuto rifiutare. Nessuno pensava che avremmo vinto e che ci sarebbe stato un futuro. A quel punto è entrato anche lui e dopo un paio di anni come batterista live anche Einar è stato aggiunto stabilmente alla line-up.

Quando uscirà il primo album?
All'inizio del prossimo anno. Probabilmente a febbraio. Abbiamo appena finito di registrare le tracce ed attualmente è in fase di mixaggio. A produrlo è stato Brett Cox che in passato ha lavorato con Tusks. Siamo stati a Londra e abbiamo trascorso una settimana ai Greenhouse Studios di Reykjavík. Il nostro suono è cresciuto molto e speriamo di organizzare tante date e portarlo in giro il più possibile.

Quindi anche in Italia..
Sì lo spero veramente anche perché adoro i posti caldi.

Cosa dobbiamo aspettarci rispetto al suono dei due ep?
É sicuramente un lavoro più strutturato, organico, ricco di layers e samples di vario genere. In questi anni abbiamo accumulato una notevole banca dati di suoni sperimentando con i synth e molti di questi suoni sono finiti nell'album. Gli ep sono stati necessari perché il nostro suono stava evolvendo e dovevamo completare la line-up. Brett Cox ci ha introdotti a differenti tipologie di produzione.

Anche 'Sports' dei Fufanu è previsto per febbraio...
Sì e adoro il loro nuovo stile.

Pensate di ottenere più successo negli Stati Uniti o nel resto del vecchio continente?
Sicuramente negli Stati Uniti anche perché KEXP sta facendo un lavoro incredibili in termini di promozione. I video delle nostre sessioni al KEX hanno ottenuto migliaia di visualizzazioni. Ancora ci chiediamo il motivo. É incredibile quello che sta succedendo.

Semplicemente perché siete unici..
Ti ringrazio di cuore. Credo che in generale la nostra musica sia più adatta al mercato americano che normalmente è più accessibile. Le canzoni sono un mix tra mainstream e alternative. Magari non totalmente pop con un certo grado di stranezza che le rende singolari.

Sono estremamente curioso di sapere il significato del testo di 'Waterfall'...
Stavamo suonando in sala prove ed è saltato fuori il verso “buried in waterfall”. A quel punto ci abbiamo lavorato sopra per una settimana circa. Il testo è una metafora della depressione mentre altre liriche, come quelle di 'Tension' per esempio, sono ispirate da esperienze e relazioni.

Immagino che nel giro di breve l'Islanda e le attrattive turiste locali verranno pubblicizzate con la vostra musica..
Qualcosa è già successo comunque non ci disturba. Siamo orgogliosi di fare parte di una scena dove tutti si aiutano e danno il massimo per portare avanti i propri obiettivi.

Quali sono le vostre migliori memorie legate al festival?
Siamo alla quarta partecipazione a Iceland Airwaves e, oltre al concerto dell'anno passato all'Harpa Silfurberg, non potremo mai dimenticare le due esibizioni al KEX. Tanta gente stipata in pochi metri quadri ma un'atmosfera dolcissima.

Ci sono delle band che seguirete in particolare?
Warpaint, The Internet, East Of My Youth, Ayia e Hatari.

(parole di Margrét Rán Magnúsdóttir)

 

Vök
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Discography
Figure (2017)
In The Dark (2019)
Vök (2022)