-Core
Blues Pills
Svezia
Pubblicato il 28/09/2016 da Lorenzo Becciani

Come sei entrato nella band?
Prima suonavo nei Truckfighters. Sono andato con degli amici a vedere i Blues Pills e dopo il concerto abbiamo chiaccherato fino a diventare amici. A quel punto è capitato di trovarci più volte per suonare insieme. Quando è venuto il momento di cambiare batterista si sono rivolti a me in modo naturale. Non sono il tipico appassionato di blues e forse mi hanno scelto proprio perché volevano cambiare rotta dal punto di vista stilistico. 'Lady In Gold' è infatti un album orientato su un suono più psichedelico e soul e non solo blues e heavy. Di conseguenza è toccato ripassare le mie conoscenze della musica degli anni sessanta e settanta.

Dove ti sei esibito la prima volta con i Blues Pills?
Il primo show in assoluto è stato in un bar di Örebro poi siamo andati in tour in Norvegia.

Quali sono i tuoi batteristi preferiti?
Sicuramente Bill Ward e Mitch Mitchell ma anche Homer Steinweiss, un drummer che suona per la Daptone Records.

Come si è svolto il processo stavolta?
Abbiamo registrato a Götebord con Don Alsterberg. Ci sono voluti sei mesi ma in diverse sessioni alternate con vari concerti. È un produttore estremamente creativo e ormai ci conosce bene. Si è occupato anche del mixaggio e di suonare lo xilofono mentre la masterizzazione è stata curata da Hans Olsson Brookes.

Le parti di mellotron invece da chi sono state suonate?
Da Tobias Winterkorn mentre l'organo da Rickard Nygren ed alcune parti di piano da Per Larsson.

Per la produzione vi siete ispirati a qualche album in particolare?
Non direttamente magari ma puoi trovare riferimenti ai The Undisputed Truth.

Chi è questa “Lady In Gold”?
È un personaggio inventato. A me ricorda la morte ma è sicuramente una donna coraggiosa. Il personaggio di 'Little Boy Preacher' invece è ispirato ad un video che abbiamo visto su internet.

Quali sono gli atri passaggi chiave dell'album a tuo parere?
Secondo me 'Bad Talkers' e 'I Felt a Change' che mettono in risalto la voce di Elin e tutti gli strumenti.

L'oro è il metallo più prezioso. Significa che attualmente siete la band più preziosa nel roster della Nuclear Blast?
Ahahahah bella congettura. No siamo tutti sullo stesso piano anche se devo dire che siamo estremamente soddisfatti del lavoro del nostro team.

Ritieni che questo album possa ottenere maggiori concensi nel Regno Unito e negli Stati Uniti?
Per adesso i nostri mercati maggiori sono la Scandinavia e la Germania ma credo proprio di sì. Abbiamo cercato di ottenere un suono più universale.

Cosa puoi dirci della copertina?
Anche questa volta ci siamo rivolti alla fantastica Marijke Koger-Dunham. È un disegno risalente agli anni sessanta che ha colorato specificatamente per noi.

Quali sono state le esperienze dal vivo più eccitanti finora?
Ce ne sono state tante ma devo ammettere che nulla è stato come salire sul palco del Rock Am Ring.

Prima di salire on stage segui dei rituali particolari?
Faccio un po' di esercizi per scaldarmi e di solito ascolto i Black Sabbath.

Quali sono i tuoi artisti blues preferiti?
Johnny Winter e Lead Belly.

(parole di André Kvarnström)

Blues Pills
From Svezia

Discography
Blues Pills (2014)
Lady In Gold (2016)
Holy Moly (2020)