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Pubblicato il 19/04/2016 da Lorenzo Becciani

Come sta andando la parte italiana del tour?
(Richard Hawking) Molto bene. Siete persone molto spontanee e siamo stati accolti alla grande rispetto ad altri paesi dove l'approccio con il pubblico è più difficile.

La vostra musica è un mix di rap, grime, djent e nu metal. Come avete pianificato il vostro stile ad inizio carriera?
(Jermaine Hurley) Non lo abbiamo fatto. Sono stato contattato da Tim quando ancora la band non esisteva. Era uscito dagli Heart Of A Coward e stava registrando dei demo. Una volta registrate le mie parti vocali quei demo hanno ottenuto un feedback superiore alle aspettative ed a quel punto ci siamo detti che valeva la pena formare una band. Abbiamo scelto Rich come batterista, Josh dei Sacred Mother Tongue al basso ed infine Tim ha chiamato il suo vecchio compagno Ben Marvin come secondo vocalist. Durante il processo di realizzazione dell'ep sono successe tante cose, abbiamo incorporato nuove influenze e cominciato a prendere una direzione precisa. L'album ha evidenziato ancora di più quella direzione.

Quali erano le vostre ambizioni quando avete cominciato?
(Jermaine Hurley) Non ne avevamo. Non pensavamo nemmeno che saremmo diventati una band.
(Richard Hawking) L'idea iniziale era quella di organizzare qualche concerto e divertirci in studio. Poi quello che era uno solo project si è trasformato in qualcosa di più grande con tutto quello che comporta. L'attitudine è in ogni caso quella degli inizi e non vogliamo cambiarla.

Come siete entrati in contatto con UNFD/Rise Records?
(Richard Hawking) E' stata tutto sommato una coincidenza. Ci hanno messi i contatto i ragazzi dei Northlane e UNFD si è inizialmente occupata della distribuzione. Poi i rapporti si sono stretti, hanno creduto nella nostra musica e ci hanno sottoposto un contratto. Abbiamo firmato per un album ma ci troviamo bene ed è un'etichetta in continua crescita con ottime band in catalogo quindi il rapporto potrebbe durare.
(Jermaine Hurley) Tutte le recensioni dell'album sono state positive finora e di conseguenza sono molto contenti di averci nel loro roster.

Quali sono le vostre influenze specifiche?
(Jermaine Hurley) Eminem, Dizzee Rascal, Rage Against The Machine e Korn. Di questi ultimi amo i vecchi album ma soprattutto i nuovi. Poche band sono riuscite a rimanere moderne come loro. Dal vivo poi sono fantastici.
(Richard Hawking) Personalmente ascolto molto hip hop e jazz. Adoro i Cypress Hill ma anche Limp Bizkit e Slipknot.

Preferite comporre insieme in studio o separati?
(Jermaine Hurley) Facciamo un pò tutte e due le cose. Io scrivo i testi a casa, Ben scrive i testi a casa e poi ci troviamo insieme in studio e li adattiamo a qualche riff o linea di basso.
(Richard Hawking) Diciamo che negli stage iniziali lavoriamo separati e poi il lavoro diventa condiviso tra tutti i membri.

Quanto è stato importante l'ep per trovare il vostro suono e focalizzare gli obiettivi?
(Richard Hawking) E' servito a cementare il nostro stile. Volevamo crescere con l'album e penso che ci siamo riusciti.

Ricordate un momento particolare delle sessioni di registrazione?
(Jermaine Hurley) Senza dubbio quando ho registrato le parti vocali di 'Rotten' a causa del testo. E' molto profondo e trasmette un messaggio importante. Anche registrare 'Deceive And Defy' è stato emozionante. Molti rapper dicono sempre le stesse cose. Noi cerchiamo di fare riflettere le persone.

Come sono nate le collaborazioni dell'album?
(Jermaine Hurley) Marlon è mio fratello maggiore. Anche lui fa il rapper ed è venuto in studio ad assistere alle registrazioni. Gli ho chiesto come avrebbe cantato quel verso e Ben, non appena l'ha sentito, ha insistito perché lo registrasse proprio lui. E' perfetto per quel pezzo. Jamie Graham era con Tim negli Heart Of A Coward e ha una voce pazzesca. Era inevitabile che finisse nell'album. Solo Astroid Boys e Rou Reynolds non sono venuti in studio. La collaborazione con Rou è nata dall'amicizia che ci lega e ha dato una spinta in più al nostro singolo 'Taken'. Gli Enter Shikari hanno aperto tante porte soprattutto nel mercato inglese.

Quali sono state le vostre migliori esibizioni dal vivo finora?
(Jermaine Hurley) Direi il Reading Festival perché per la prima volta ci siamo trovati a suonare in un palco così grande davanti a tutta quella gente. Poi il Rock Am Ring. Non ricordo di avere mai visto tante persone ad un concerto. E' stato elettrizzante.

Ascoltate nuove band crossover come Gemini Syndrome, Rise Of The Northstar e Novelists?
(Richard Hawking) Assolutamente sì. E' sempre interessante ascoltare band che non hanno timore di inserire più elementi nella loro proposta. Anche band come Issues, Volumes, Northlane e Architects. Se dovessi farti un nome nuovo allora ti consiglierei di puntare sugli One Hundred.

Partire dalla fanbase degli Heart Of A Coward è stato un vantaggio o uno svantaggio all'inizio?
(Richard Hawking) Direi solo un vantaggio ma è stato subito chiaro che proponevamo musica diversa.

Cosa vi dicono gli amici di Milton Keynes?
(Jermaine Hurley) Sono felici per noi. Ci supportano tantissimo.

Adoro la vostra cover di 'Niggas In Paris' di Jay-Z e Kanye West. Perché non l'avete inserita nell'album visto che la suonate sempre dal vivo?
(Richard Hawking) Sostanzialmente per problemi legali. Abbiamo cambiato leggermente le liriche e la versione dal vivo è un remix che si adatta al materiale dell'album. La cover è comunque scaricabile gratuitamente sul nostro sito.

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