-Core
Lionheart
USA
Pubblicato il 22/02/2016 da Lorenzo Becciani

Quali erano le vostre ambizioni quando avete cominciato? Quali sono i vostri obiettivi adesso?
All’inizio volevamo suonare qualche concerto per i nostri amici e magari viaggiare un po’. Ad essere onesto non pensavamo troppo a queste cose. Volevamo divertirci e le cose non sono troppo cambiate. Ognuno di noi ha il suo lavoro e la propria carriera al di fuori della musica e quindi la band è sempre qualcosa che facciamo per divertirci. Siamo stati fortunati di avere la possibilità di girare il mondo, fare tanti amici ed incontrare gente interessante. Alcuni show sono stati davvero assurdi e siamo andati ben oltre quelle che erano le nostre aspettative. Amo ogni secondo che trascorro sul palco e questo è sufficiente per me.

Che rapporto hai con la tua città?
Non c’è niente di paragonabile a quando suoniamo a casa.

Nella tua adolescenza sei rimasto influenzato dal qualche vecchio disco?
Blood For Blood, Strife e Agnostic Front sono le prime release hardcore che ho ascoltato. I Blood For Blood ebbero un impatto enorme su di me ed è grazie a loro che adesso suono in una band hardcore.

Quanto spesso provate? Come riuscite a bilanciare la musica con il vostro lavoro e la famiglia?
Non proviamo mai! Arriviamo un po’ prima nei locali e facciamo qualche prova durante il soundcheck delle prime date del tour. Ognuno di noi vive in posti diversi e sarebbe complicato provare con regolarità. Bilanciare lavoro, famiglia e band non è semplice ma è anche per questo che non siamo una band full time. Appena possiamo organizziamo dei concerti e siamo felici di questo.

Quanto tempo avete impiegato a scrivere il nuovo album?
Circa sei mesi ma la maggior parte del materiale è stata scritta negli ultimi due. E’ stato un processo molto rapido.

Cosa volevate cambiare o migliorare dopo ‘Undisputed’?
Tutto. Credo che la mia voce suoni molto meglio, la musica sia più potente ed il songwriting maturo. In generale la produzione di questo disco è migliore.

Dove avete registrato? Chi si è occupato della produzione?
Ai Rapture Studios di Hayward con Cody Fuentes come ingegnere del suono. Mi sono occupato direttamente io della produzione.

Ti sei ispirato a qualche disco in particolare?
Sono troppi per fare un elenco! Ascolto un range molto vario di musica e quando si tratta di songwriting, arrangiamenti e atmosfere prendo spunto da diverse parti.

C’è stato un momento speciale delle registrazioni di questo disco che ti ha particolarmente eccitato?
La title track è stata divertente da registrare. Avevo scritto quel testo molti anni fa ma non ero mai riuscito ad inserirlo in qualche canzone quindi è stato grandioso completarla. Suona esattamente come volevo.

Black Flag o Discharge?
Henry Rollins è noioso quindi Discharge tutta la vita.

Hatebreed o Biohazard?
Entrambi.

Ascolti hardcore europeo? Sei influenzato da qualche band del nostro continente?
Sì certamente. I Born From Pain sono grandiosi e naturalmente amiamo anche Nasty e Fallbrawl. Questi ultimi sono in tour con noi adesso e ogni sera si superano.

Quali sono le differenze sostanziali tra East Coast e West Coast in termini di hardcore?
Storicamente l’hardcore della East Coast è più heavy mentre quello della West Coast ha un suono più melodico ma adesso le band provengono da un po’ tutti i luoghi e quindi è difficile fare una distinzione precisa.

Vi piace essere etichettati come metalcore?
Non potrebbe fregarmene di meno. Ci consideriamo una band hardcore ma non significa niente. Guarda Turnstile, Nasty, Terror o H20. Si definiscono tutti hardcore ma suonano in maniera completamente differente.

Come siete entrati in contatto con BDHW?
Conosciamo Toni da parecchio tempo ormai ed abbiamo un sacco di amici in comune.

Cosa pensi che i Lionheart abbiano da offrire in più rispetto ad altre band del movimento?
Credo che le parti vocali e l’approccio lirico siano parecchio differenti rispetto a quello che viene proposto in ambiente hardcore attualmente.

Soffermiamoci allora sui testi di ‘Love Don’t Live Here’…
Con l’eccezione di ‘Keep Talking’ quest’album ha alcune delle più oscure, deprimenti, arrabbiate e sincere liriche che abbia mai scritto. E’ in assoluto il mio disco più personale.

Come è nata l’idea del titolo?
E’ una canzone r&b di Rose Royce. Risale agli anni settanta. La adoro e ho pensato che si adattasse al contesto dell’album.

(parole di Rob Watson)

Lionheart
From USA

Discography
The Will to Survive (2007)
Built on Struggle (2011)
Undisputed (2012)
Love Don't Live Here (2016)
Welcome To The West Coast II (2017)
Valley Of Death (2019)
Welcome To The West Coast III (2022)