-Core
Francesca Belmonte
Pubblicato il 03/02/2016 da Lorenzo Becciani

Quando hai cominciato a concentrarti sull'idea di pubblicare un album solista?
Circa un anno prima della data di uscita. Le sessioni sono durate sui quattro mesi suddivise però nell'anno tra il tour e le registrazioni di 'Adrian Thaws'. Alcune delle canzoni esistevano già da tempo come 'Stole' e anche le liriche di 'Hiding In The Rushes' e 'Brothers And Sisters' sono datate.

Qual era la tua visione prima di dare vita al processo?
Non ne avevo una. Avevo una grande confusione di idee che ho cercato di concretizzare mantenendo più alto possibile il livello di integrità. Il mio approccio alla creazione dell'album è stato con mentalità molto aperta. Lavorare con Tricky. Questo è essenziale. Se sei troppo rigido nella tua visione non funzionerà mai ed essendo alla fine un album collaborativo avevo bisogno che rimanesse fluido.

Dove si sono svolte le registrazioni?
Abbiamo cominciato a Parigi e finito a Londra.

Sei riuscita a mostrare tutta la tua anima con queste canzoni?
No.

Ti ritieni una persona spirituale?
Si.

Ti ricordi come hai conosciuto Tricky la prima volta?
Cercava una cantante da portare in tour e il suo manager ha messo un annuncio su un giornale. C'era scritto qualcosa come “lead singer wanted for two month European tour with well known musician'. Non avevo mai fatto un'audizione in vita mia ma volevo a tutti i costi andarmene da Londra e cominciare qualcosa di nuovo e quindi mi sono fatta avanti. Quella sera ho ricevuto una chiamata al telefono di mia nonna con cui Tricky mi ha detto che il lavoro era mio. Mezz'ora dopo mi ha chiamato il suo manager dicendomi di chiudermi sotto chiave e imparare le canzoni. Credo fosse un po' nervoso. Avevo una settimana per imparare quaranta pezzi ed ero probabilmente la cantante meno esperta che si era presentata alle audizioni.

Qual è stato il momento più elettrizzante con lui in tour o durante le sessioni di registrazione?
Guardarlo in studio è qualcosa di incredibile. Tutti lo dicono, dagli amatori ai più grandi musicisti session: il suo approccio è totalmente unico e geniale. E' un privilegio esserci stata immersa così a lungo. Sul palco ho amato quando il pubblico si è unito a noi oppure quando ho cantanto qualsiasi cosa Martina Topley-Bird avesse cantato in origine. Adoro il rap on stage con lui. Mi manca molto nei miei live show.

E il peggiore?
Tricky è un artista e gli artisti sono difficili. Non sono nemmeno io un angelo, posso essere molto lunatica e siamo entrambi sensibili quindi è capitato di litigare e non è stato bello. Credo però fosse inevitabile passando tutto questo tempo insieme.

E' stato lui a produrre l'album. Che tipo di suono volevi ottenere?
Volevo qualcosa di impatto che potessi fare emergere nella sua dimensione rock sul palco ma allo stesso con momenti di tenerezza. Sono una cantante e canzoni come 'Come Take' e 'Your Sons' erano importanti. Credo che le prossime canzoni soliste, che siano in formato ep o full lenght, saranno più o meno in quella vena. In ogni caso non posso dire ora cosa succederà in futuro quindi tengo diverse porte aperte.

Prova a recensire 'Stole' e 'Are You' per i nostri lettori..
'Stole' parla di preservare sé stessi, rendersi conto di come si cambia dopo un trauma e che non saremo più gli stessi. Imparare da questo, compiere un passo in un'altra dimensione e sentirsi a disagio anche nel nuovo ambiente. 'Are You' descrive le sofferenze interne delle persone, un frammento della strada che possiamo intravedere nel mondo e del totale sconforto che proviamo dopo averla intrapresa.

Quali sono gli altri passaggi chiave dell'album a tuo parere?
'Your Sons'. Voglio scrivere altri pezzi del genere. Quel tipo di contenuto lirico è importante per me. Sono fortunata ad avere una bella voce che la gente ama ascoltare. Questo mi infonde responsabilità e sono felice se la mia voce permette a qualcuno di essere trasportato dalla quotidianità o da qualsiasi dolore. E' altrettanto fondamentale dire qualcosa di meritevole sul mondo e la vita che stiamo vivendo invece che parlare soltanto di problemi interiori.

Cosa intendi creare con le tue liriche?
Muovere le persone.

Sappiamo che sei nata a Londra, che tua madre è irlandese e tuo padre italiano. Che rapporto hai con l'Italia?
Mio padre ha lasciato l'Italia quando era molto giovane e non sono stata molto con il suo lato della famiglia mentre crescevo. Almeno una volta l'anno cerco di visitare Napoli e sapere un po' di più sulla mia storia. Quando torno a casa dopo un viaggio da quelle parti sono più felice e nutro una consapevolezza maggiore di quello che sono e da dove vengo. Una bella sensazione.

Come è nata la collaborazione con Mykki Blanco?
Ha suonato di supporto ad un nostro show a Berlino. Lui e Tricky hanno collaborato per 'Adrian Thaws' e quando Tricky gli ha chiesto se poteva occuparsi di un verso su una mia traccia si è reso disponibile. E' un ragazzo molto dolce. L'ho incontrato solo due volte, entrambe molto brevi, ma mi è piaciuto molto. Un uomo coraggioso e creativo.

Quali sono i tuoi album trip hop preferiti di sempre?
Non ascolto trip hop ma il mio album preferito di Tricky – se vuoi definirlo trip hop – è 'Pre-Millenium Tension'. Altri album che adoro 'Radio Ethiopia' di Patti Smith, 'The Last Splash' dei Breeders e 'When The Pawn' di Fiona Apple.

 

Francesca Belmonte
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Discography
Anima (2015)