-Core
Elkaar
Germania
Pubblicato il 20/01/2016 da Lorenzo Becciani

Da dove venite?
Siamo tutti di Seehausen ovvero una piccola cittadina della Germania del Nord circondata da molti villaggi. Adesso però ci siamo trasferiti in città diverse.

Quali erano le vostre ambizioni quando avete iniziato?
All'inizio volevamo fare musica e divertirci. Poi abbiamo cominciato ad organizzare concerti attorno alla nostra città prendendoci gusto. Abbiamo registrato il nostro primo ep e con esso il nostro grado di confidenza è aumentato in maniera considerevole. Lo step successivo è stato produrre l'album di debutto. Gli obiettivi sono quelli di intrattenere le persone come altre band hanno fatto con noi e di lasciare emergere il nostro lato artistico in totale libertà creativa.

Avete partecipato a qualche competizione?
Abbiamo preso parte ad un contest denominato “Local Heroes” vincendo il premio come migliore band della regione.

Quali sono le vostre influenze principali?
Non ci sono band specifiche. Ogni membro ascolta generi musicali differenti. Siamo aperti a qualunque tipo di musica che vada dall'hip hop al metal passando per l'hardcore o il pop. Per esempio Tool, Machine Head, Deftones, Refused, Rage Against The Machine, La Dispute e Beastie Boys.

Come descrivereste il vostro stile a chi ancora non vi conosce?
Per buona parte si tratta di alternative rock con chitarre che suonano anni novanta, ritmiche ricche di groove e un pizzico di stoner. Ci paragonano spesso a gruppi come Machine Head, Pantera, Filter e Helmet e questo rappresenta un grande onore per noi. E' difficile descriverci perché il nostro suono varia da canzone a canzone. Non siamo un gruppo death metal o hardcore con canzoni tutte uguali tra loro. Quando mi accingo a scrivere un pezzo non ho idea di dove mi porterà. La direzione non è mai chiara. Il più delle volte jammiamo su qualche idea. Se funziona e soddisfa le nostre aspettative andiamo avanti altrimenti la gettiamo. E' così che nasce il suono degli Elkaar. Se dovessi scegliere un pezzo che ci rappresenta più degli altri allora direi che forse è 'Point Of No Return'.

C'è un momento delle registrazioni che ricordate con maggiore eccitazione?
Quando Jan ha finalmente battuto Christian a biliardino! Il giorno che registravamo 'Waste Of Time' c'è stata l'eclisse solare quindi abbiamo deciso di registrare le parti di chitarra di Danny fuori dallo studio. E' stato un momento speciale per noi ma tutte le sessioni sono state divertenti. C'era una bella atmosfera.

Quanto è stato importante 'Your Hell Is Our Sky' per trovare il vostro suono e focalizzare meglio gli obiettivi?
Al momento di produrre l'ep non avevamo la minima idea di come avrebbe dovuto suonare. Alla fine è venuto fuori troppo pulito e senza spigoli ma siamo comunque orgogliosi perché ci è servito in previsione del full lenght. Il nostro produttore sapeva quale sarebbe stato il suono giusto per noi. E' cresciuto con la musica degli anni novanta e ci ha spinto ogni giorno a dare il massimo.

Dove avete registrato l'album?
Agli Aktion Musik Studios di Salzwedel con Michael Schulze. Inizialmente non volevamo referenze sonore particolari e lo abbiamo lasciato lavorare per vedere cosa saltava fuori. A quel punto per ottenere un suono più sporco e potente abbiamo cercato di dare a chitarre e batteria una direzione particolare. Stone Sour, Black Spiders, Red Fang e Tool sono stati riferimenti per le chitarre mentre per la batteria ci siamo ispirati agli Audioslave. Tra le nostre influenze ci sono anche realtà più piccole come Islander, Citizen, Feed The Rhino e Cancer Bats.

Come sono nate 'Crushing Down' e 'Waste Of Time'?
Sono due canzoni molto differenti. 'Crushing Down' è più pensata, oscura, con grida e influenze riconducibili ai primi album dei Machine Head. Ci sono voluti tre mesi per ottenere esattamente quello che volevamo. 'Waste Of Time' è più veloce e sporca ed è nata da una jam session.

Chi si è occupato dell'artwork?
Il nostro chitarrista Danny. Studia design e aveva delle idee su come sarebbe dovuto essere l'artwork. Ha girato anche il video di 'Waste Of Time'. Il significato è che la gente non dovrebbe sapere cosa c'è dietro ad un album. Ci potrebbe essere tutto. Bisognare prendersi il tempo necessario e ascoltare attentamente la musica senza giudicarla dall'apparenza.

Cosa intendete trasmettere con le liriche in generale?
Buona parte delle liriche si basano sulle difficoltà sopraggiunte in passato con qualcosa o qualcuno. Gli ascoltatori sono liberi di dare la loro interpretazione. A volte è difficile comportarsi in un certo modo e relazionarsi con gli altri ma c'è sempre una speranza alla fine del tunnel.

Com'è la scena alternative rock tedesca?
Ad essere sinceri non esiste. Ci sono tre generi che dominano ovvero metalcore, punk e electro-pop. Nell'area in cui siamo nati ci sono pochissime band rock. Un tempo c'erano band come H-Blockx, Guano Apes, Emil Bulls e 4Lyn ma adesso è svanito tutto. Per noi è più facile descrivere quello che facciamo ovvero rappresentare un'alternativa alle band che suonano tutte uguali tra loro. Ti consiglio di ascoltare i nostri amici The Aqualung. Vengono da Osnabrück e hanno molto talento.

Pensi che la vostra proposta possa essere più adatta al mercato europeo o americano?
Mi auguro che questa intervista possa servirci ad allargare i nostri orizzonti. Il nostro obiettivo è quello di imporci in Germania per poi provare a suonare in tutto il mondo.

Siete mai stati in Italia?
Stiamo cercando di fissare delle date proprio in questo periodo. Non abbiamo una label o un'agenzia di booking e quindi non è semplice ma sicuramente parteciperemo a dei festival in estate e organizzeremo almeno un paio di date nel vostro paese. Non ci siamo mai stati e non vediamo l'ora di suonarci.

Elkaar
From Germania

Discography
Vanta (2015)