-Core
Soulfly
Brasile/USA
Pubblicato il 19/08/2015 da Lorenzo Becciani

Quando hai venduto la tua anima al metal esattamente?
Parecchio tempo fa. Avevo dodici anni e ho cominciato ad ascoltare heavy metal. Band come Venom e Slayer che mi trasmettevano sensazioni incredibili.

‘Archangel’ è il decimo full lenght dei Soulfly ed il vostro stile è sempre stato chiaro fin dai primi anni. Quanto è difficile dare vita ad un nuovo processo ogni volta?
Lascio sempre che l’ispirazione scaturisca in maniera naturale. Non forzo niente e lavoro duramente per rendere il materiale più potente e vario possibile. Non voglio ripetermi ma sono il primo a sapere che non è semplice dopo trent’anni di carriera. L’obiettivo è sempre quello di pubblicare album che possano durare nel tempo ed in questo caso ammetto di essere molto orgoglioso del risultato. ‘Archangel’ è decisamente diverso da ogni album i Soulfly abbiano mai pubblicato in precedenza. Puoi trovarci alcuni anthem thrash classici, pezzi tribali ed altri dove l’aspetto spirituale incide sull’intera atmosfera.

Negli ultimi tempi hai ottenuto maggiori riscontri con Soulfly, Cavalera Conspiracy o Killer Be Killed?
L’album dei Killer Be Killed è stato accolto veramente bene anche grazie ad una promozione eccellente. Ogni concerto o registrazione che facciamo come Cavalera Conspiracy è speciale perché è sempre bello suonare con mio fratello ma i Soulfly restano comunque la mia priorità soprattutto adesso che abbiamo un album del valore di ‘Archangel’ da promuovere. I progetti paralleli servono a migliorarmi come musicista.

In fase di presentazione hai descritto ‘Archangel’ come l’album più mistico dai tempi di ‘Prophecy’. Sentivi la necessità di affrontare di nuovo il tema spirituale?
Non ho controllo su quelle che sono le mie emozioni ma la direzione di alcuni brani come ‘Sodomites’, ‘Shamash’ e ‘Ishtar Rising’ è evidente. Questa volta i testi affrontano temi biblici, Babilonia, Sodoma e Gomorra e l’intero approccio lirico è diverso. Ne è uscito fuori un album selvaggio ed esotico quindi trovo adeguata la comparazione con ‘Prophecy’. Un altro punto a favore riguarda Zyon che ha accumulato la giusta esperienza per potere rendere al massimo ed esprimere il suo talento. E’ sempre stato appassionato di percussioni e mi ricorda Dave Lombardo quando era giovane.

Quanto tempo avete impiegato per comporre e registrare l’album?
E’ trascorso un anno circa dai primi riff. In studio siamo stati tre mesi.

Scrivi principalmente a casa oppure anche in tour?
Quasi sempre a casa. Provo riff in continuazione prendendo ispirazione dalle immagini di film.

Cosa ti ha spinto a scegliere Matt Hyde come produttore?
Oltre ad avere collaborato con Slayer e Children Of Bodom aveva prodotto la band di mio figlio che ne era rimasto impressionato. E’ nata una bella amicizia e allora ho pensato di spiegargli il concept dell’album. Lui ne è rimasto entusiasta e quindi abbiamo deciso di procedere. Prima è stata registrata tutta la musica senza voce poi ogni weekend andavo a Los Angeles per le parti vocali. Nel frattempo Matt era impegnato con i Deftones ed abbiamo pensato che per entrambi fosse una buona soluzione. Lui poteva staccare per un paio di giorni e produrre materiale più heavy ed io avevo tempo di dedicarmi alle liriche ed ai cori senza pressioni.

Quale sarà il primo singolo dell’album?
Per il momento abbiamo girato un lyric video per ‘We Sold Our Souls To Metal’ ma penso che sarà ‘Archangel’ per cui vorremmo girare un video ispirato all’artwork di Eliran Kantor.

Ho visto che andrete in tour con Soilwork, Decapitated e Shattered Sun. Avete scelto voi le altre band o è stata l’etichetta?
Sono stati nomi suggeriti dall’agenzia di booking ma sono molto contento della scelta.

Sei un chitarrista fantastico, In cosa ritieni di essere migliorato maggiormente in termini stilistici?
Fin da quando ho cominciato a suonare ho sempre avuto una passione spiccata per i riff. Mi viene in mente ‘Symptom Of The Universe’ dei Black Sabbath ma anche gruppi più estremi come Kreator o Celtic Frost che hanno puntato sulla pesantezza dei riff per tutta la loro carriera. Cerco di impegnarmi costantemente per migliorare in quell’ottica.

Avete anche registrato una cover di ‘You Suffer’ dei Napalm Death per l’edizione speciale dell’album. Di tutte le canzoni della band grindcore inglese perché proprio questa?
Perché dura due secondi! Abbiamo pensato che non lo avrebbe fatto nessun altro. Ricordo che parlando di quel pezzo alcuni amici mi dissero che quella era la fine della musica invece sono convinto che sia una dimostrazione di attitudine. L’abbiamo già provata dal vivo ed il pubblico ha risposto alla grande.

Avete intenzione di suonare anche ‘Mother Of Dragons’?
Lo faremo sicuramente perché è uno dei pezzi migliori di ‘Archangel’. L’ho scritta per mia moglie ma non è certo una canzone di amore. Al contrario è un pezzo veloce e thrash impreziosito dal contributo di Richie, Igor e della cantante iraniana Anahid M.O.P.

Come è nata la collaborazione con Todd Jones e Matt Young?
Li ho cercati perché fanno parte di due delle migliori band del momento. I Nails sono quanto di più pesante abbia ascoltato dai tempi di Dillinger Escape Plan e Morbid Angel. Todd ha dato una spinta importante a ‘Sodomites’. ‘Live Life Hard!’ è il pezzo più punk dell’album. Ho conosciuto Matt al Soundwave Festival e ha contribuito a renderlo speciale.

Da quando il trend metalcore è calato nei consensi il mercato è pieno di band che tentano di replicare le atmosphere e l’adrnenalina dei primi anni del thrash e del death. Ritieni che potrebbe accadere lo stesso anche col nu metal?
Trovo che sia un ottimo periodo per la musica heavy. Ci sono band estremamente interessanti come 1349, Psycroptic, Decapitated, Bloodroot e gli italiani Hour Of Penance che sono i miei preferiti in quel genere specifico.

(parole di Max Cavalera)

 

Soulfly
From Brasile/USA

Discography
1998 - Soulfly
2000 - Primitive
2002 - 3
2004 - Prophecy
2005 - Dark Ages
2008 - Conquer
2010 - Omen
2012 - Enslaved
2013 - Savages
2015 - Archangel
2018 - Ritual
2022 - Totem