Una delle formazioni più singolari presenti nel catalogo di Metal Blade è sicuramente questa realtà di Tilburg, attiva dalla fine degli anni ottanta. Evidentemente nella cittadina olandese dove si organizza il prestigioso Roadburn Festival ci sono appassionati di death metal old school, gore e necrofilia. Uno scenario che col tempo si è caratterizzato di un numero sempre maggiore di elementi e che vede questo quarto full lenght rilanciare lo status di culto degli Antropomorphia in ambito internazionale. Le differenze con ‘Rites Ov Perversion’ sono minime con rallentamenti e improvvise accelerazioni che vengono scandite da un growl potente e malvagio, ideale per descrivere decapitazioni, rituali gotici e cruenti, atmosfere claustrofobiche e tanto sangue. Alcuni passaggi sono praticamente doom e nella strumentale ‘Ad Me Venite Mortui’ troverete anche qualche piccolo riferimento al prog italiano. I brani destinati a rimanere più impressi sono però ‘Suspiria De Profudis’ e ‘Within Her Pale Tomb Ov Putrid Lust’, caratterizzati da ritmiche terremotanti e cantato evocativo. Non siamo al livello del lavoro in studio precedente ma poco ci manca.