Talvolta nella musica, così come nell’arte in generale, la leggerezza è più ambita e difficile da trovare di molti altri aspetti. Strutture compositive elaborate, tecnica e immagine possono passare in secondo piano se ad accompagnarle ci sono melodie di facile presa o messaggi che arrivano direttamente alla testa di chi ascolta. Ciò può essere chiaramente positivo o negativo a seconda dei casi ma nello specifico spiega buona parte del potere magnetico di Elisabetta Pasquale. Oltre che dotata di una bellezza rara da trovare in circolazione, la cantautrice pugliese ha compiuto dei progressi enormi rispetto all’EP ‘Primulae Radix’, ricco di spunti interessanti ma “maledettamente” italiano, rendendo la sua proposta più internazionale e, appunto, leggera. A prova delle contaminazioni jazz sarebbe sufficiente citare la presenza del geniale trombettista Fabrizio Bosso in ‘Fili D’Oro’ e ‘Natura Morta’ eppure in ‘Argo’ - registrato live con Lorenzo Buzzigoli per ricreare un suono etereo e sospeso nell’aere, saturo e parecchio anni settanta – c’è davvero di tutto. Anche un’eleganza spropositata nelle citazioni. Dodici tracce che sono dodici diapositive di viaggi, fatica e esperienze fatte sul campo. Un crescendo di emozioni unico impreziosito da una voce fantastica e un songwriting in grado di piegare qualsiasi diffidenza. Da segnalare la partecipazione di Stefano Amato (Brunori Sas) e Dimartino al pari di passaggi di spessore quali ‘Linea D’Aria’, ‘Keep Quiet’ e ‘Roma Bianca’ chiamati a sonorizzare ambientazioni magiche e decadenti. A promuovere ‘Argo’ è Black Candy che ancora una volta si dimostra una delle migliori etichette indipendenti diffuse sul territorio e dopo avere portato alla celebrità Platonick Dive e Soviet Soviet non pare avere affatto smarrito il coraggio.