-Core
Vetur
VAR
Self Produced
Pubblicato il 25/04/2017 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Back home
2. Á kaf
3. Varmá
4. Friendship
5. Valshamar
6. Þórsmörk
7. Þokuljós
8. Loka aftur augunum
9. Silence is recovered
10. Hve ótt ég ber á
11. Óyndi
12. Undir súð
Songs
1. Back home
2. Á kaf
3. Varmá
4. Friendship
5. Valshamar
6. Þórsmörk
7. Þokuljós
8. Loka aftur augunum
9. Silence is recovered
10. Hve ótt ég ber á
11. Óyndi
12. Undir súð

Una splendida occasione per conoscere una delle realtà più interessanti del panorama underground islandese. ‘Vetur’ è stata pensata come release per il mercato giapponese, per poi essere distribuita in tutto il mondo, e contiene i due EP pubblicati dai VAR con l’aggiunta di quattro inediti. Tra questi stupiscono soprattutto ‘Back Home’ e ‘Þórsmörk’, dieci minuti in cui la band sperimenta davvero di tutto, ma titoli a parte è il cantato a fare la differenza. Sopra ad un groviglio disordinato di sonorità post rock e stacchi percussivi post-apocalittici si ergono maestose le voci di Júlíus Óttar Björgvinsson e Myrra Rós Þrastardóttir, che si è occupata anche delle tastiere e della parte grafica, a fare la differenza. In questo caso l’autrice di ‘Kveldúlfur’ e ‘One Amongst Others’ interviene solo a tratti ma spesso quelle chiusure spingono i pezzi a vette qualitative superiori. A tratti sedotti da riferimenti ai Sigur Rós, ascoltando ‘Vetur’ si ha la sensazione che il songwriting del primo EP omonimo non sia stato intaccato dall’usura del tempo e che con ‘Kafbátur’ sia stata inaugurata una nuova era della band. Le nuove tracce, mixate da Jóhann Rúnar Þorgeirsson e Einar Stef e masterizzate ai Sundlaugin Studios da Birgir Örn Birgisson, sembrano volgere lo sguardo fuori dal proprio territorio. Verso un riconoscimento internazionale che, su questi livelli, non tarderà ad arrivare.

 

VAR
From Islanda

Discography
Vetur (2017)
The Never-Ending Year (2020)