‘Telepathy’ è una delle canzoni più belle dei Crosses, il progetto parallelo di Chino Moreno mentre ‘Tempest’ è una canzone dei Deftones, esattamente da ‘Koi No Yokan’. Il paragone mi serve per sottolineare l’assoluta elitarietà di questa formazione inglese che si è servita dell’ingegnere del suono e produttore Jaime Gomez Arellano – che ricordiamo con Ghost, Opeth e Paradise Lost – per accompagnare l’ambizioso concept di ‘Tempest’ con suoni perfetti. Il tessuto strumentale è ricco di influenze estreme ma anche elementi sludge-doom che potrebbero rendere il prodotto interessante per il mercato statunitense. Il caos ben poco controllato del debutto discografico di tre anni fa è stato mitigato in un coacervo post metal dove lo spazio ed il silenzio assumono ruoli determinanti per catturare l’enfasi e la potenza di ciascun elemento ritmico e armonico. La profondità di ‘Tempest’ appare disarmante e qualcuno, vedendoli nel catalogo di Golden Antenna, traccerà sicuramente paragoni con Rosetta e Ascetic ma limitare il songwriting dei Telepathy ad un circolo ben definito sarebbe sciocco. Molto più interessante invece seguire da vicino la loro evoluzione che in futuro potrebbe portare a risultati ancora più significativi.