-Core
In Other Words We Are Three
Moon In June
Self Produced
Pubblicato il 16/01/2017 da Federica Rocchi
Songs
1. Desert
2. Again
3. Ready or not
4. The picture
5. Something sweet something bad
6. Movin' slow
7. People at the Windows
8. Videopoker
9. Please don't care about me
10. When we met
11. Angelene
Songs
1. Desert
2. Again
3. Ready or not
4. The picture
5. Something sweet something bad
6. Movin' slow
7. People at the Windows
8. Videopoker
9. Please don't care about me
10. When we met
11. Angelene

Dopo i There Will Be Blood, un’altra formazione lombarda mostra le sue spiccate influenze blues e propone un rock variegato e ricco di sfumature. La produzione appare un po' spenta ed il songwriting di Giorgio Marcelli, Massimilano Tonolini e Cristian Barbieri – tutti musicisti noti per altre esperienze più o meno fortunate come Annie Hall, Le Man Avec Les Lunettes, Claudia Is On The Sofa, Il Sindaco e Jesus Etc - non è ancora esattamente focalizzato eppure, scorrendo le tracce di ‘In Other Words We Are Three’, si percepiscono idee e spunti interessanti. Spesso il trio indugia con la psichedelia, a tratti lascia emergere influenze grunge e addirittura cita ‘Is This Desire?’ di PJ Harvey con la reprise dell’opener ‘Angelene’. Le citazioni non sono terminate perché il nome è un omaggio a Robert Wyatt, il titolo del full lenght un riferimento alla fantastica autobiografia di Charles Mingus e ‘The Picture’ il ricordo nemmeno troppo annebbiato di ‘The Dreamers’ di Bernardo Bertolucci. Quest’ultima è senza dubbio la tracce migliore del debutto, insieme all’iniziale ‘Desert’ e ‘Please Don’t Care About Me’. Con dei suoni migliori e un pizzico di coraggio in più potrebbero mettersi alle spalle buona parte della concorrenza.

 

Moon In June
From Italia

Discography
In Other Words We Are Three (2016)