Il sesto album dei Throes Of Dawn mostra influenze dark progressive spiccate. Se da un lato è evidente come la atmospheric post metal band originaria di Vaasa e guidata da Henri Koivula (Shape Of Despair) abbia seguito con interesse la recente evoluzione dei Sólstafir, in ‘Our Voices Shall Remain’ troverete numerosi elementi riconducibili alle ultime produzioni di Anathema e Porcupine Tree. Questo è allo stesso tempo un pregio e un difetto nel senso che sicuramente la caratura tecnica dell’opera è notevole ma a volte le soluzioni trovate non spiccano per originalità (‘Lifelines’ e la title track). Stiamo comunque parlando di una band attiva dalla prima metà degli anni novanta che con le presenti sette tracce tenta di ritagliarsi uno spazio importante nella ricca scena finlandese. Giusto il tempo di ammirare la copertina di Costin Chioreanu (Opeth, Ulver) e veniamo travolti dalle invettive melodiche solenni di ‘Mesmerized’ e ‘We Used To Speak In Colours’. ‘One Of Us Is Missing’ è il personale omaggio ai Pink Floyd di Juha Ylikoski e Jani Heinola, mentre la conclusiva ‘The Black Wreath of Mind’ riporta alla mente le atmosfere di ‘Gaia’ dei Tiamat.