Un viaggio alla scoperta della natura e degli scenari più reconditi della nostra anima. ‘Warrior’ non è solamente un ep ma qualcosa che va oltre la musica e si lega alla tradizione sciamanica, ai canti sacri, all’arte tribale ed alla meditazione. Ho scoperto Dréa Drury grazie alla collaborazione con Einar Selvik dei Wardruna e di conseguenza ho cercato di approfondire il background musicale ed i riferimenti lirici della cantante e compositrice originaria delle Selkirk Mountains. Il suo studio sulla voce non è paragonabile a quello di alcune esponenti della scena avantgarde-jazz internazionale ma preferisce adagiarsi su territori sonori psichedelici e acustici che richiamano alla mente i Dead Can Dance così come alcune cose di Ali Akbar Khan o Silvia Nakkach. ‘Rolling Thunder’ è un’ottima introduzione alle atmosfere di ‘Warrior’, poi ci imbattiamo nella folgorante title track che percuote i nostri sensi per quasi dodici minuti. ‘Calling The Others’ è il pezzo più evocativo della tracklist e ‘Medicine Chant’ il canto sciamanico di un viaggio alla ‘Lost Highways’ verso l’ignoto. Kevin Thiessen si è occupato del programming e del mixaggio mentre la copertina è stata realizzata da Simon Haiduk.