Ancora scosso dal recente capolavoro dei Revel In Flesh, sono rimasto colpito da queste undici tracce devote agli albori del death e pubblicate in vinile e musicassetta. Subito alla mente è andata ai demo di Nihilist e Hellhammer, a quei tape, copiati e riprodotti miriadi di volte, coi titoli scritti a penna biro, loghi improvvisati e un po’ tutti uguali. Una memoria storica alla base di un genere che in un modo o nell’altro ha segnato la mia vita e quella di tanti metallari che in seguito hanno intrapreso percorsi differenti o sono rimasti legati alle loro radici. I Graveyard Ghoul non sono i migliori musicisti del pianeta, anzi se ne fregano di tecnica e produzione, amano l’occultismo e le vecchie pellicole horror e citano pesantemente Autopsy, Possessed e Celtic Frost. Se vogliamo, rispetto all’esordio ‘Tomb Of The Mouldered Corpses’ ed al secondo album ‘The Living Cemetery’, stavolta sono stati ancora più coraggiosi nel discernere putrefazione anni ottanta, suoni lo-fi e grezzume di fede metallica. Il leader Disgracer è supportato dall’ex Nucleator Tom “Tyrantör” Horrified alle pelli e dal potente bassista Hooded Tombcrusher, che percuote le corde del suo strumento quasi fosse un macellaio impazzito, e la title track e ‘Necrocult’ sono i momenti che vi rimarranno più impressi.