Visto che siamo in tempi di Brexit, diciamo che molti addetti ai lavori, soprattutto di provenienza anglosassone, non avrebbero scommesso una sterlina sulla durata di questo progetto che vede Dani Filth protagonista. Pur non essendo il principale compositore, il frontman dei Cradle Of Filth negli ultimi due anni ha cercato di promuovere nel migliore dei modi possibili i Devilment a prova della sua convinzione. Rispetto al debutto le idee sono più catalogate, la band ha compreso quali sono i propri limiti e obiettivi e non ci ha girato troppo intorno. Questo ha reso il songwriting di Colin Parks più puntuale e infatti in questo secondo capitolo troviamo arrangiamenti più elaborati oltre al profilo oscuro confessato fin dalle origini e descritto splendidamente dall'artwork di Elena Vizerskayaaka Kassandra. La produzione di Scott Atkins ha ritagliato alcuni brillanti momenti alle tastiere di Lauren Francis ed al basso di Nick Johnson ma è chiaro che gran parte della scena viene rubata da Dani Filth che regala un paio di numeri interessanti in 'Under The Thunder' e 'Life Is What You Keep From The Reaper'. Non siamo certo al cospetto della band che cambierà la storia della musica ma il successore di 'The Great And Secret Show' non sfigurerà nella vostra collezione.