Sapete che non amo molto le ristampe e sono certo che comprenderete il motivo per cui non starò a dilungarmi troppo sul valore artistico di quest'opera. Non solo si parla di uno dei più grandi supergruppi di tutti i tempi ma siamo al cospetto di un capolavoro assoluto, un album che ha letteralmente cambiato la storia degli anni settanta e della musica in genere. Prosegue l'opera di rimasterizzazione della discografia degli inglesi ed in questo caso il mix 5.1 a cura di Jakko Jakszyk e le versioni alternative che contraddistinguono il secondo dischetto sono da brividi. Il quinto lavoro in studio del trio prog, tra 'Trilogy' e 'Welcome Back My Friends', fissa tuttora un momento chiave di un decennio che ha visto lo svilupparsi di correnti senza pari. Dalla copertina di H.R. Giger alle conclusioni delle teorie compositive di 'Tarkus', in 'Brain Salad Surgery' troverete l'espressione massima di Emerson, Lake & Palmer. L'album – registrato tra i mitici Olympic e gli Advision Studios - si apre con la trascrizione rock di un noto canto liturgico della tradizione inglese, musicato da Sir Hubert Parry nel 1916 su testo del poeta preromantico William Blake. 'Toccata' è invece l'adattamento del 4° movimento del Concerto N°1 per pianoforte e orchestra (1961) di Alberto Ginastera con synth e sequencer d'avanguardia e 'Still... You Turn Me On', splendida nel grezzo first mix, una ballata che ancora oggi è capace di trasportare su un'altra dimensione. La suite 'Karn Evil 9' viene poi destrutturata e ricomposta nei dettagli grazie alle outtakes ed è qui che la purezza di un irripetibile approccio compositivo emerge lampante. “Welcome back my friends to the show that never ends.”