Prosegue la carriera spericolata di Devin Garret Townsend che, giunto a quarantaquattro anni e con una caterva di dischi ed esperienze alle spalle, può ormai permettersi qualunque cosa senza che nessuno sia capace di opporre resistenza. In realtà a mio parere le sue ultime uscite dal punto di vista tecnico hanno detto veramente poco perché ripropongono soluzioni utilizzate fin troppe volte. Il musicista canadese è però sempre bravo, o furbo decidete voi, a inserire quei due o tre tocchi di quell’estro che ai tempi di ‘Ki’ e ‘Addicted’ era decisamente più palpabile. ‘Transcendence’ si muove sugli stessi binari di ‘Z²’ ma con un’attenzione particolare alle parti cantate ed alla batteria. Non che la chitarra spaziale di HevyDevy sia in disparte, al contrario i suoi omaggi alla carriera di Frank Zappa e Steve Vai sono sempre evidenti, ma per una volta il contributo a livello compositivo è stato allargato agli altri membri e il suono risulta omogeneo grazie a Adam "Nolly" Getgood dei Periphery. Colpiscono la reprise di ‘Truth’, dal magnifico ‘Infinity’, e una ‘Secret Sciences’ che onora la visione schizoide a cui siamo stati abituati in precedenza. Da segnalare anche ‘Higher’, con Ryan Van Poederooyen gigantesco dietro le pelli, ‘Offer Your Light’, impreziosita dalla magia vocale di Anneke Van Giersbergen, e infine la cover di ‘Transdermal Celebration’ da ‘Quebec’ dei Ween.