Dopo essersi messi in mostra con 'Neverland' i tedeschi danno segnali di crescita e immettono sul mercato un'altra dozzina di tracce che catturerà l'attenzione degli appassionati di metalcore. Soprattutto delle frange più estreme del genere visto il massiccio contributo elettronico e l'immagine futuristica dei ragazzi. Dopo avere apprezzato il tributo agli Slipknot dell'iniziale 'Riot' l'impatto con 'The Game' e 'Starting All Over' fa pensare che la band si sia in chiuso alla ricera di un singolo importante. Con il passare dei minuti emergono legami al debutto, arrangiamenti più estremi e costruiti ma anche elementi nuovi che permettono di distinguere definitivamente la proposta da quella delle band citate a paragone nelle recensioni. I vari Enter Shikari, Eskimo Callboy, Callejon e We Butter The Bread With Butters rimangono prossimi ai To The Rats And Wolves ma pezzi come 'Knights Of Decay' e 'The Abyss' possiedono indubbia personalità. L'alternanza vocale tra Dixi Wu e Nico Sallach è progredita e semmai il limite è rappresentato da una sezione ritmica che non fa sfaceli come auspicabile.