Dopo l'ottimo 'Miskatonic Graffiti' dei Casablanca arriva un altro eccellente disco di aor proveniente dalla penisola scandinava. In realtà i Miss Behaviour non figurano affatto nella categoria dei novellini ma al contrario sono in piedi da oltre un decennio e il presente è il quarto full lenght pubblicato in carriera. Dopo il riscontro ottenuto con 'Last Woman Standing', di recente ristampato, la band ha vissuto un periodo di appannamento non riuscendo a compiere il fatidico passo in avanti con 'Double Agent'. Ciò potrebbe avvenire con 'Ghost Play' che contiene una dozzina di canzoni di ottima fattura, facilmente memorizzabili e prodotto come dio comanda. Dietro alla console troviamo Patrik Magnusson, in passato all'attivo con Crashdiet e RamPac, e subito si evince la qualità degli arrangiamenti vocali che permettono al frontman Erik Heikne di mettere in luce tutto il suo talento. È proprio lei a trascinare l'ascoltatore tra ritornelli lascivi e stacchi ritmici più robusti che dal vivo dovrebbero assicurare quella necessaria varietà per rendere lo spettacolo gradevole sotto tutti i punti di vista. Le tastiere di Niclas Lindblom si ergono protagoniste in 'The Magician' e 'Pain And Passion' ma anche la title track e 'Walking In Shadows' sono due passaggi che potrebbero aprire le porte ad una maggiore esposizione internazionale.