Questa band tedesca, nata quasi dieci anni fa per volontà di Nathanael e Pesten, ha sviluppato un mix del tutto personale di crust, hardcore, post rock e black metal che tende a scavare all'interno di chi ascolta tirando fuori i problemi psicologici più reconditi. Agalloch e Der Weg Einer Freiheit possono rappresentare dei collegamenti oppure facilitare per certi versi l'analisi ma, se non conoscete i Thränenkind, il consiglio è quello di avvicinarsi con cautela e lasciarsi andare alla sperimentazione in totale libertà. Chi era rimasto attratto da 'The Elk' non potrà che infiammarsi al cospetto di un secondo full lenght che esalta il rapporto con la natura, l'ideologia vegana e straight edge e la politica ambientalista. Messaggi importanti che sicuramente caratterizzano la release ma che non avrebbero la stessa efficacia senza il lavoro ritmico che c'è dietro a 'King Apathy'. 'The King Is Dead', 'My Transparent Heart' e 'Seven Dead Horses' sono passaggi chiave di una release che non cerca riscontro commerciale o chissà quale devozione da parte del pubblico. Lo scopo è quello di creare una connessione con i singoli ascoltatori e aiutare alcuni di essi a sfogare ansie e brutture della propria esistenza. L'epica 'Today, The Sea (Anja's Song)' e le due parti in cui è suddivisa 'The Forest' segnano i progressi maggiori rispetto al debutto.