-Core
Outside The Box
Hacktivist
UNFD Records
Pubblicato il 07/03/2016 da Lorenzo Becciani
Songs
01. Our Time (feat. Marlon Hurley)
02. Hate
03. Deceive And Defy (feat. Jamie Graham)
04. Taken (feat. Rou Reynolds)
05. The Storm
06. No Way Back
07. False Idols
08. Rotten (feat. Astroid Boys & Jot Maxi)
09. Elevate
10. Outside The Box
11. Buszy
12. The Storm II
Songs
01. Our Time (feat. Marlon Hurley)
02. Hate
03. Deceive And Defy (feat. Jamie Graham)
04. Taken (feat. Rou Reynolds)
05. The Storm
06. No Way Back
07. False Idols
08. Rotten (feat. Astroid Boys & Jot Maxi)
09. Elevate
10. Outside The Box
11. Buszy
12. The Storm II

Con un solo ep omonimo registrato tre anni fa gli inglesi sono riusciti a costruire un'attività live consistente alimentando il passaparola anche fuori i propri confini. Un riscontro sorprendente che viene motivato con un debutto su lunga distanza superlativo e destinato a fare discutere l'intera comunità internazionale. Questo perché in 'Outside The Box' troverete un letale mix tra rap, grime, djent e nu metal. Immaginate di sentire i Korn di 'Follow The Leader' e subito dopo quelli di 'The Path Of Totality', tenete a mente l'evoluzione dei Meshuggah e ricordatevi che mentre negli Stati Uniti spopolavano i Rage Against The Machine di Zack De La Rocha e Tom Morello in Inghilterra si spaccavano il culo One Minute Silence e Earthtone9. Nello “scatolone dei giochi” degli Hacktivist c'è tanta di quella roba da fare incazzare per mesi le presenze femminili della casa in cui abitate. I ragazzi sono però bravissimi a non esagerare mai nella stesura degli arrangiamenti che risultano concreti e di riflesso vincenti. Jermaine “J” Hurley e Ben Marvin si alternano al microfono mentre Tim “Timfy” James, ex Heart Of A Coward, ci massacra con i suoi riff sincopati e Josh Gurner e Richard Hawking creano un muro di sottofondo da fare invidia alle migliori realtà estreme del pianeta. La sensazione è che se questi pezzi funzioneranno dal vivo anche solo la metà di come funzionano in studio ci saranno notevoli problemi di sicurezza nei locali dove si esibirà la band. Marlon Hurley inaugura la serie di collaborazioni dell'album con 'Our Time' ma sono 'Hate' e 'Deceive And Defy' a presentarci un suono moderno, prodotto come dio comanda e pronto a prendervi a calci dal primo all'ultimo istante. Quando poi arrivano Rou Reynolds degli Enter Shikari e 'Taken' ci si rende conto che l'hype attorno a questi reietti di Milton Keynes potrebbe crescere a dismisura con conseguenze letali per Kerrang! che si ritroverebbe le copertine bloccate per mesi. E' vero che le chitarre rimandano al djent ed alla fusione tra prog, jazz e metal che tanto piace alle generazioni attuali ma la carica che proviene dalle sei corde è quella di dischi degli anni novanta. Pensate ai Limp Bizkit di 'Chocolate Starfish And The Hotdog Flavored Water' o ai Pitchshifter di 'www.pitchshifter.com'. Avete goduto di Gemini Syndrome, Rise Of The Northstar e Novelists, dell'ultimo Bury Tomorrow, che ha molto più di crossover di quanto possa sembrare, e ora 'Outside The Box' ci sbatte in faccia quanto era micidiale la musica di quegli anni senza mai scomodare sentimenti nostalgici o retrogradi. 'The Storm' tenta di spezzare un po' la tensione ma ci pensano 'No Way Back' e False Idols' a riportare l'adrenalina alle stelle con breakdown assassini e groove che si appiccicano addosso. Sul finale riscopriamo 'Elevate', il primo singolo in assoluto della band, e 'Buszy', che l'etichetta aveva rilasciato come anteprima negli scorsi mesi suscitando una reazione a catena tra gli addetti ai lavori e trasformando gli Hacktivist nella rivelazione di quest'anno ancora prima che l'anno iniziasse. In conclusione un messaggio rivolto anche agli appassionati di hip hop. Ascoltate 'Rotten' con Astroid Boys e Jot Maxi oltre alla loro versione di 'Niggas In Paris' di Kanye West e Jay-Z e poi ne riparliamo.  

Hacktivist
From UK

Discography
Outside The Box (2016)
Hyperdialect (2021)