Dopo averci regalato lo splendido debutto nei Novelists ed in attesa di farci ascoltare i promettenti Hacktivist la Arising Empire immette sul mercato un album che non potrà lasciare indifferenti. Fin dai primi minuti è chiaro l'intento dei tedeschi di fondere la tradizione metalcore del proprio paese con gli input provenienti dall'estero e quindi Caliban, Any Given Day, We Butter The Bread With Butter e Parkway Drive giusto per fare qualche nome. Il cantato di Dixi Wu e Nico Sallach è però estremamente personale e l'elettronica gioca un ruolo fondamentale nell'economia globale del suono di 'Neverland' tanto che qualche metallaro di vecchio corso potrebbe non gradire. E' vero che spesso e volentieri si scade nel commerciale ma è altrettanto vero che le chitarre e la batteria non sembrano affatto condizionate dal piglio melodico dei ritornelli e di certi stacchi atmosferici. Si parte fortissimo con 'Suburban Romance' che sarà sufficiente ai più attenti di voi per rendersi conto di quanto siano migliorati suoni e arrangiamenti rispetto all'ep 'Young.Used.Wasted'. Seguono 'Wild At Heart' e 'Dead By Dawn' e le porzioni trance aumentano progressivamente per buona pace dei conservatori. 'Revolution' e 'Schoolyard Warfare' sono altri due pezzi che consiglierei a chi volesse avvicinarsi con cautela. Nel finale 'Kill The DJ' vede la partecipazione di Sebastian “Sushi” Biesler degli Eskimo Callboy per una sorta di rimpatriata tra vecchi amici.