Dopo due singoli e uno split in vinile con i Church Of Void i finlandesi giungono al fatidico debutto su lunga distanza mostrando discrete qualità tecniche e una buona dose di coraggio che li differenzia da tanti colleghi. Il mastering a cura di Billy Anderson non sarà sufficiente ad assicurare i primi posti nelle liste dei nostalgici di Kyuss e Cathedral ma le nove tracce che costituiscono 'Doomsayer' denotano un potenziale melodico non trascurabile. Alla base del songwriting ci sono il cantante e chitarrista Tomi Mykkänen e il batterista Henkka Vahvanen, entrambi già nei Battlelore, e all'immediatezza di 'The Last One' e 'Running On Fumes' vengono associati passaggi più standard. In questo senso la canonica title track oppure una 'Soaring High', che non ha alcun timore di richiamare alla mente i Down di 'NOLA', serviranno ad attrarre gli appassionati del genere. L'avventura lisergica scatenata da 'Powerfreak' si abbina alla perfezione alla copertina realizzata da David Paul Seymour, già all'opera con i Vintage Caravan, e la sensazione è che il futuro riserverà ulteriori sorprese.