Nell'ottica di ottenere maggiore spazio del solito sulle riviste specializzate saranno sicuramente fondamentali il video di 'Lords Of Thunder' - che vede protagonista Shagrath dei Dimmu Borgir con cui Eddie Guz ha condiviso fino a 'Booze, Broads And Beelzebub' il fun project Chrome Division – e il supporto di un'etichetta che sembra sulla buona strada per ritrovare un certo peso a livello internazionale. I norvegesi rimangono in ogni caso un gruppo adatto per quando si desidera staccare la spina e rilassarsi un pò. Niente di speciale per carità. Il songwriting non è di alta qualità così come lo spessore dei musicisti in questione ma tra riferimenti a Motörhead, AC/DC eThin Lizzy c'è comunque da divertirsi. Così' come accaduto con 'Rock n' Roll Is Forever' alla fine di quest'album – registrato sotto la supervisione di Endre Kirkesola e Jørgen Granholt Henriksen e mixato da Robert Hauge - non veniamo assaliti dall'urgenza di ripartire da capo anche se l'impeto di 'Hellfire', del suddetto singolo e di 'Days Of Metal' non è affatto male. Da segnalare la presenza di Geir Bratland all'organo ed al violoncello su 'The Undertaker' e '(Tonight We're Gonna) Die Like Heroes' che tentano di variare la scaletta per quanto possibile.