-Core
With Teeth
Nine Inch Nails
Interscope
Pubblicato il 03/11/2005 da Lorenzo Becciani
Songs
1 All the love in the world
2 You know what you are
3 The collector
4 The hand that feeds
5 Love is not enough
6 Every day is exactly the same
7 With teeth
8 Only
9 Getting smaller
10 Sunspots
11 The line begins to blur
12 Beside you in time
13 Right where it belongs
14 Home
Songs
1 All the love in the world
2 You know what you are
3 The collector
4 The hand that feeds
5 Love is not enough
6 Every day is exactly the same
7 With teeth
8 Only
9 Getting smaller
10 Sunspots
11 The line begins to blur
12 Beside you in time
13 Right where it belongs
14 Home
'The Downward Spiral' rimarrà sempre il punto più alto toccato da Trent Reznor e 'The Fragile' con la sua affascinante disomogeneità rappresenterà negli anni un punto di riferimento totale per chiunque si avvicini con masochismo e consapevolezza alla scena industrial. 'With Teeth' invece probabilmente verrà considerato un passo falso per i Nine Inch Nails o comunque qualcosa che non ha funzionato come avrebbe dovuto. Dopo avere analizzato il disco in tutte le sue parti e scoperto con febbrile sorpresa la sua capacità di crescere nel tempo trovo che sarebbe ingiusto non parlare dell'ultimo lavoro dei Nine Inch Nails come di un eccellente album di elettronica che in un modo o nell'altro sommerge decine e decine di uscite del genere. Allo stesso tempo però è immediatamente palpabile come 'With Teeth' non valga i due dischi precedenti e certamente non giustifichi i cinque anni che abbiamo atteso perchè venisse finalmente alla luce. Reznor ha senza dubbio lavorato alla realizzazione di un complemento tra le impervie direzioni intraprese in passato ed un'evoluzione sonora che per un genio come lui a volte è difficile da controllare e sottomettere a se stessa. La collaborazione con Dave Grohl produce un singolo come 'The Hand That Feeds' che ci allontana decisamente dalla freddezza di 'The Fragile' cercando di strapparsi di dosso quel velo di cupa rassegnazione che ammorba invece altre canzoni. Importante anche il tocco in fase di produzione di Alan Moulder (Depeche Mode) che emerge soprattutto quando la melodia si fa strada nei grovigli industriali di 'The Collector' e 'The Line Begins To Blur'. Assolutamente divina 'Only' (imperdibile il video girato da David Fincher) con la quale Reznor ha definitivamente riscritto la definizione di violenza. Il suo incedere subdolo deturperà le vostre esistenze già così sofferte in attesa che i loop ossessivi della title track le trasmutino del tutto. Il resto del disco non rispecchia questi brani e comincia a lasciare intravedere qualche piccola crepa in una macchina infernale che ha letteralmente cambiato faccia alla musica elettronica. Anche se questo album non rasenta la perfezione i Nine Inch Nails rimangono una band fantastica e la perfetta colonna sonora per chi desidera provare sulla propria pelle un doloroso processo di catarsi nell'estasi di una filosofia sadomasochista che non accenna minimamente a perdere il suo fascino.
Nine Inch Nails
From USA

Discography
1989 Pretty Hate Machine
1994 The Downward Spiral
1999 The Fragile
2000 Things Falling Apart
2002 And All That Could Have Been
2005 With Teeth
2007 Year Zero
2008 Ghosts I-IV
2008 The Slip
2013 Hesistation Marks
2018 Bad Witch