-Core
Blackout States
Michael Monroe
Spinefarm Records
Pubblicato il 12/10/2015 da Lorenzo Becciani
Songs
01. This Ain't No Love Song
02. Old King's Road
03. Goin’ Down With The Ship
04. Keep Your Eye On You
05. The Bastard’s Bash
06. Good Old Bad Days
07. R.L.F.
08. Blackout States
09. Under The Northern Lights
10. Permanent Youth
11. Dead Hearts On Denmark Street
12. Six Feet In The Ground
13. Walk Away
14. Break The Noose
Songs
01. This Ain't No Love Song
02. Old King's Road
03. Goin’ Down With The Ship
04. Keep Your Eye On You
05. The Bastard’s Bash
06. Good Old Bad Days
07. R.L.F.
08. Blackout States
09. Under The Northern Lights
10. Permanent Youth
11. Dead Hearts On Denmark Street
12. Six Feet In The Ground
13. Walk Away
14. Break The Noose

E’ stato sufficiente leggere il nome di Chips Keisbye nei crediti per capire quale suono avrebbe avuto questo studio album curiosamente registrato in Svezia, a Göteborg però e non a Stoccolma, dove gli Hanoi Rocks si rifugiarono ad inizio carriera per scrivere il loro epico debutto ‘Bangkok Shocks, Saigon Shakes..’. In fondo il produttore di Hellacopters e Crucified Barbara non ci ha mai abituato a troppe sorprese. Figuriamoci poi se la band da guidare durante le sessioni di registrazioni è quella allestita dallo storico frontman - che ha legato la sua celebrità a capolavori indiscussi come ‘Back To Mystery City’, ‘Two Steps From The Move’ e ‘Demolition 23’ - per dare un senso di continuità alla propria carriera solista. Il riscontro ottenuto da ‘Sensory Overdrive’ e ‘Horns & Halos’ ha convinto il leggendario Matti “Makke” Fagerholm a proseguire per la strada intrapresa con i due lavori precedenti nonostante perdite importanti come Ginger dei Wildhearts e Dregen dei Backyard Babies. Bastano pochi minuti per rendersi conto che ‘Blackout States’ è un lavoro in studio meno immediato e ha bisogno di numerosi ascolti per lasciare emergere tutte le sue pieghe e sfumature. Questo è dovuto probabilmente al fatto che al fianco dell’ex New York Dolls Steve Conte troviamo un chitarrista di estrazione simile e minore propensione ai ritornelli dei suoi predecessori. Il passato di Rich Jones nei Black Halos parla da sé. Una volta entrati nei suoi meandri però l’album vi scaglierà addosso undici gemme in grado di non fare rimpiangere i due masterpiece passati e ribadire ancora una volta qual è l’essenza più pura e incontaminata del rock n’ roll. Le liriche di ‘Old King’s Road’ e ‘Good Old Bad Days’ non lasciano dubbi su quali siano le atmosfere care a Michael Monroe che ha il pregio di non guardare al periodo vissuto con gli Hanoi Rocks esclusivamente in chiave nostalgica. Col suo carisma eccezionale ed una voce che non accenna a perdere efficacia il cantante regala il meglio in ‘This Ain’t No Love Song’ e nella micidiale accoppiata formata da ‘Dead Hearts On Denmark Street’ e ‘Six Feet In The Ground’. ‘Goin’ Down With The Ship’ riporta alla mente l’esperienza nel famigerato team Pirates Of The Baltic Sea mentre il mixaggio di Petri Majuri esalta le linee di basso del fenomenale Sami Yaffa in ‘R.L.F.’ e ‘Walk Away’. L’ex Chelsea Smiles e Danzig Karl Rockfist spicca invece nella title track ed in ‘Break The Noose’ scelta come bonus track dell’edizione in vinile e non certo inferiore al resto del materiale. Michael Monroe è il simbolo di un’era a cui dobbiamo continuamente fare riferimento per recuperare grande musica, valori che al giorno d’oggi sono andati smarriti e soprattutto comprendere quali sono le band moderne che davvero hanno il potenziale per lasciare un segno nella storia. Presto lo vedremo di nuovo dalle nostre parti in compagnia degli Hardcore Superstar e ci sarà da divertirsi.  

Michael Monroe
From Finlandia

Discography
Nights Are So Long (1987)
Not Fakin' It (1989)
Peace of Mind (1996)
Life Gets You Dirty (1999)
Whatcha Want (2003)
Another Night In The Sun (2010)
Sensory Overdrive (2011)
Horns & Halos (2013)
Blackout States (2015)
One Man Gang (2019)
I Live Too Fast To Die Young! (2022)