-Core
Four By Four
Backyard Babies
Gain - Sony
Pubblicato il 28/08/2015 da Lorenzo Becciani
Songs
01. Th1rt3en Or Nothing
02. I’m On My Way To Save Your Rock’N’Roll
03. White Light District
04. Bloody Tears
05. Piracy
06. Never Finish Anythi
07. Mirrors (Shall Be Broken)
08. Wasted Years
09. Walls
Songs
01. Th1rt3en Or Nothing
02. I’m On My Way To Save Your Rock’N’Roll
03. White Light District
04. Bloody Tears
05. Piracy
06. Never Finish Anythi
07. Mirrors (Shall Be Broken)
08. Wasted Years
09. Walls

Chi frequenta il sottoscritto sa che ci sono due gruppi che non posso ascoltare mentre sto guidando. Uno di questi sono gli svedesi che al primo riff o stacco di batteria provocano in me un sussulto tipo risveglio con acqua gelata o spinta vicino all’orlo di un precipizio. Nonostante alti e bassi, momenti di crisi e successi spropositati in patria, i quattro originari di Nässjö, a circa trenta km da Jönköping, non hanno mai smarrito la capacità di accendere le persone, di regalare loro dei minuti di follia e perdizione pur puntando su soluzioni melodiche in apparenza scontate. Alla fine ogni capitolo della loro discografia è subito riconoscibile sebbene l'evoluzione a partire da 'Diesel & Power' sia stata incredibile. Soprattutto ogni qualvolta usciva un album la promozione era accompagnata da quella strana sensazione che potesse essere l'ultimo. Quando poi, dopo il tour di 'Backyard Babies' e la pubblicazione della raccolta 'Them XX' la band si è veramente presa una pausa la percezione di buona parte della stampa e degli addetti ai lavori è che sarebbe passato parecchio prima di rivedere Nicke Borg e Dregen sullo stesso palco. Così è successo in effetti. Il primo si è dedicato al progetto Homeland, ha partecipato all'Eurovision Song Contest e si è ripulito definitivamente da droghe ed alcol. Il secondo ha sostituito Ginger dei Wildhearts nella band di Michael Monroe, con cui ha registrato 'Horns & Halos', e poi si è defilato per registrare un album solista. Per anni, durante le interviste, abbiamo chiesto loro quanto avremmo dovuto attendere per ascoltare del nuovo materiale e adesso che 'Four By Four' è realtà non possiamo che inchinarci ancora una volta al cospetto di uno strapotere che non ha dell'umano. 'Four By Four' è un album fantastico al quale dopo settimane devo ancora trovare un punto debole e non fraintendetemi perchè nella mia analisi non c'è un minimo dell'entusiasmo dovuto al loro ritorno. Questa è musica in grado di rimanere come quella di 'Total 13' e 'Stockholm Syndrome'. All'ammiccante singolo alla Guns n' Roses, 'Th1rt3en Or Nothing', spetta il compito di riconciliare il pubblico con questi quattro sguaiati musicisti che sono diventati adulti e dimostrano di amare anche un lato melodico più ricercato rispetto al passato. 'I’m On My Way To Save Your Rock’N’Roll' è un anthem che si addice alla loro pelle dura da rocker così come 'Never Finish Anythi' in cui dichiarano 'No solution, no problem..'. In queste quattro parole si racchiude l'irriverenza che ha sempre caratterizzati nella loro carriera fin da quando con 'Look At You' ammisero di non curarsi delle conseguenze delle proprie azioni e di volere seguire solo il cuore. Quel cuore tatuato sul petto di Dregen. E' solo l'inizio di una serie di crescendo di elettricità dominati da una chitarra nervosa e una sezione ritmica gigantesca che riportano all'essenza più pura del rock. A quell'attitudine punk che ha marcato indelebilmente gli esordi ma soprattutto a tutta una serie di ritornelli destinata a bruciare le ultime sezioni di cervello rimaste integre. 'White Light District' e 'Piracy' sono esattamente quello che ci si attende dai Backyard Babies ovvero cambi di tempo improvvisi e scandinavian rock alla massima potenza con il frontman che non ha smarrito la sua cattiveria nonostante la stabilità familiare ed il chitarristache rappresenta la variabile impazzita pronta a fare saltare il banco in qualunque istante. 'Bloody Tears' cerca di emulare 'Abandon' almeno nella capacità di rimanere incollata in testa mentre 'Wasted Years' sarebbe stata la colonna sonora perfetta per l'ultima corsa in moto di Jax Teller in Sons Of Anarchy. Anche la pulizia sonora di 'Mirrors (Shall Be Broken)' ricorda la produzione pulita del lavoro precedente e non a caso il rapporto con Jacob Hellner è proseguito. Chiude la sorprendente 'Walls' dove i Backyard Babies si mettono in gioco con un portentoso monolite psichedelico, influenzato da Black Sabbath e The Doors lontano dai propri standard. Un messaggio alle giovani band che pensano di potere arrivare in alto solo con pezzi di tre minuti.

 

Backyard Babies
From Svezia

Discography
1997 Diesel & Power
1999 Total 13
2001 Making Enemies Is Good
2002 Independent Days
2003 Stockholm Syndrome
2006 People Like People Like People Like Us
2008 Backyard Babies
2015 Four By Four
2019 Sliver & Gold