L'istinto assassino è qualcosa che farebbe pensare a The Blacklist o qualche serie televisiva che prevede omicidi a catena per ogni puntata. Qui siamo in tutt'altra ambientazione ma il concetto è il medesimo perché ogni canzone dell'album, ogni singolo riff è davvero letale. Già con il debutto la band che porta sulle spalle il passato e la discografia dei Thin Lizzy se l'era cavata piuttosto bene ma stavolta non ha sbagliato nemmeno un colpo. L'evoluzione della line-up costituita da Scott Gorham dopo la scomparsa di Phil Lynott ha messo a punto dieci tracce – alle quali nella limited edition si aggiungono altri due inediti e quattro versioni acustiche – che esaltano la presa live e le qualità tecniche di ogni componente. Al posto di Marco Mendoza troviamo Robbie Crane, anche nei Lynch Mob, ma sono Ricky Warwick, leader dei The Almighy nei gloriosi anni novanta e autore di qualche lavoro solista passato però abbastanza in sordina, e Jimmy De Grasso a spiccare su tutti. Il frontman dimostra di avere trovato l'affiatamento che serve con lo storico chitarrista e regala qualcosa di speciale ad ogni passaggio dell'album. Il drummer, che ricordiamo con Alice Cooper e Megadeth, è un vero portento e rende micidiali titoli come 'Bullet Blues', Finest Hour' e 'Sex, Guns & Gasoline'. Joe Elliott dei Def Leppars si sarebbe dovuto occupare della produzione ma i suoi impegni lo hanno costretto a rinunciare e questo ha spinto la band a rivolgersi a Nick Raskulinecz che negli ultimi anni ha impreziosito le release di Foo Fighters, Rush e Alice In Chains. Non so quanto possano rimpiangere i Black Star Riders perché 'The Killer Instinct' può vantare suoni eccezionali ed un mixaggio competitivo con le realtà moderne che dominano le classifiche. 'Soldierstown' è il classico pezzo alla Thin Lizzy mentre 'Blindsided' si muove su territori psichedelici e country, le registrazioni si sono svolte a Nashville, e 'You Little Liar' chiude con sette minuti di puro godimento elettrico.