Per avere successo non è sufficiente ricalcare le orme di chi ha scritto la storia del genere. Lo sanno bene questi ragazzacci di Flint, descritta come la città a più elevato tasso criminale di tutti gli Stati Uniti, che possono vantare un frontman come David Gunn con un curriculum da fare invidia a 50 Cent. Locali sfasciati, minacce, percosse, processi per risse. I King 810 certo non la mandano a dire ma ad essere sinceri 'Memoirs Of A Murderer', accompagnato dall'ep 'Proem' che potete ascoltare liberamente in rete, non mi aveva troppo attratto all'inizio. Un pò perché la Roadrunner è ormai lontana parente dell'etichetta di una volta, un pò per le polemiche innalzate ad arte prima dell'uscita dell'album ed un pò per la produzione troppo compassata delle chitarre che a lungo andare mi stanca. Poi ho visto i King 810 di supporto a Slipknot e Korn e devo ammettere che ci sanno fare. Forse non saranno la band in grado di riportare ai livelli di quindici anni fa il nu metal però se amate titoli come 'Slipknot', 'IOWA' e 'Burn My Eyes' il percorso a ritroso nel tempo di numerosi passaggi non potrà che eccitarvi. 'Murder Murder Murder' e 'Fat Around The Heart' sono bombe pronte ad esplodere in qualsiasi momento ma nella scaletta spiccano anche tracce più elaborate come 'State Of Nature' che lasciano intendere un'evoluzione in corso. Nel Michigan non si dormono sonni tranquilli.