-Core
Bloodstone & Diamonds
Machine Head
Nuclear Blast - Warner Music Group
Pubblicato il 08/11/2014 da Lorenzo Becciani
Songs
01. Now We Die
02. Killers & Kings
03. Ghosts Will Haunt My Bones
04. Night Of Long Knives
05. Sail Into The Black
06. Eyes Of The Dead
07. Beneath The Silt
08. In Comes The Flood
09. Damage Inside
10. Game Over
11. Imaginal Cells
12. Take Me Through The Fire
Songs
01. Now We Die
02. Killers & Kings
03. Ghosts Will Haunt My Bones
04. Night Of Long Knives
05. Sail Into The Black
06. Eyes Of The Dead
07. Beneath The Silt
08. In Comes The Flood
09. Damage Inside
10. Game Over
11. Imaginal Cells
12. Take Me Through The Fire
Mentre leggevo in rete qualche dichiarazione di Robb Flynn mi hanno colpito le parole del Guardian che ha parlato del migliore album mainstream metal dell'anno. Mainstream e metal sono due termini che possono convivere, lo sappiamo, ma fa sempre un certo effetto vederli associati. Stiamo pur sempre parlando degli ex Vio-Lence, di un gruppo che ha segnato il passaggio dalla prima ondata thrash al cosiddetto metal moderno, con tanto di influenze alternative e rap ma soprattutto groove in quantità. 'Unto The Locust' ha indubbiamente diviso i fans, chi lo ha considerato la perfetta prosecuzione di 'The Blackening' e chi lo ha visto come un passo indietro a livello di songwriting. Per evitare altri problemi i Machine Head hanno realizzato un album meno compatto dal punto di vista stilistico ma estremamente focalizzato da quello dell'approccio compositivo. Alcuni passaggi compiono un percorso a ritroso citando gli esordi mentre altri sono il risultato di uno sguardo critico a quello che è rimasto di aggressivo e potente sul mercato attuale. Un album in cui convivono diverse anime. Quella di 'Burn My Eyes' ('Killers And Kings'), quella dei Pantera ('Sail Into The Black'), quella più sludge ('Beneath The Silt') e quella dei singoli che dovrebbero assicurare ancora qualche anno tranquillo di carriera ('Now We Die' e 'Night Of Long Knives'). Personalmente ho amato l'alternanza di soluzioni di 'Eyes Of The Dead' e 'In Comes The Flood' anche se a lungo andare la scarsa coesione tra le tracce inficia l'ascolto. Non aspettatevi quindi Through The Ashes Of Empires' ma troverete comunque materiale per sfogare il rancore accumulato durante le vostre giornate. Oltre al contributo dietro la console di Juan Urteaga e Colin Richardson da segnalare la partecipazione di Rhys Fulber, per anni dietro alla macchina futuristica dei Fear Factory, e di Jordan Fish, tastierista dei Bring Me The Horizon.
Machine Head
From USA

Discography
Burn My Eyes (1994)
The More Things Change... (1997)
The Burning Red (1999)
Supercharger (2001)
Through The Ashes Of Empires (2003)
The Blackening (2007)
Unto the Locust (2011)
Bloodstone & Diamonds (2014)
Catharsis (2017)
Øf Kingdøm And Crøwn (2022)