La nascita della band francese risale ai primi anni novanta ed in tutto questo tempo la devozione all'heavy metal della vecchia scuola non è mai mancata ma 'Inject The Venom' aggiunge ben poco a quanto detto dagli altri lavori in studio e suona troppo spesso stantio e privo di vitalità. Il quintetto cerca di tenere alto il nome della scena locale (Killers, Trust, Sortilege, Nightmare..) ed il cantato del frontman Bill ha notevoli similitudini con quello di Harry Conklin dei Jag Panzer. Il songwriting è però trascurato ed alla fine, oltre alla bella copertina e la naturale sfilza di citazioni di Saxon e Judas Priest, all'ascoltatore rimane davvero poco. A metà scaletta spicca la cover di 'If Heaven Is Hell' dei Tokyo Blade con Nicolaj Ruhnow come ospite che tra l'altro fa rimpiangere i suoi predecessori. La pochezza del suono non è giustificata dalla scelta di registrare come negli anni ottanta e questo dispiace perché della fedeltà ai valori dei Gang avremmo voluto parlare in tutt'altro modo.