I tre anni trascorsi da ?Unseen? sono stati impiegati a rispondere alle polemiche di Peter Dolving ed a sottolineare con ognuno dei membri abbia ormai un lavoro regolare e non riesca più a sopravvivere di sola musica. Piuttosto avvilente in verità. Il feedback ricevuto dal proprio pubblico in seguito al ritorno al microfono di Marco Aro ha superato però le aspettative ed effettivamente gli svedesi sembrano avere recuperato, almeno in parte, la foga degli esordi. Nei crediti spiccano la presenza di Chuck Billy dei Testament in 'Trend Killer' e del nuovo chitarrista Ola Englud, già all'attivo con Six Feet Under e Feared, mentre la scaletta è in bilico tra i principi hardcore di 'Made Me Do It' e 'One Kill Wonder'. Lo strumentale '317' introduce il singolo 'Cutting Teeth' che mi ha ricordato i migliori Chimaira mentre 'Psychonaut' e 'This War' sono fonti di headbanging puro se semplice. 'Eye Of The Storm' è invece forse l'episodio più elaborato e quello che mette in luce il talento di Adrian Erlandsson. Un vero monumento dietro le pelli che impreziosisce qualunque album in cui suona ed eleva non poco il livello globale della proposta. Nell'edizione mediabook sono presenti altre due tracce intitolate 'As The Poison Sets In' e 'The Manifestation'.