-Core
Komdu Til Mín Svarta Systir
Mammút
Record Records
Pubblicato il 17/08/2014 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Ströndin
2. Blóðberg
3. Til mín
4. Salt
5. Þau svæfa
6. Ró
7. Glæður
8. Hvítserkur
9. Tungan
Songs
1. Ströndin
2. Blóðberg
3. Til mín
4. Salt
5. Þau svæfa
6. Ró
7. Glæður
8. Hvítserkur
9. Tungan
Quando ho sentito per la prima volta la surreale voce di Katrína ?Kata? Mogensen mi sono venuti i brividi e non solo per le sue origini. Ricordo che il secondo lavoro in studio, 'Karkari', seppe trasmettermi quel insuperabile fascino nordico, di cui tutti sembrano volere discutere anche se non l'hanno mai vissuto sulla propria pelle, al pari degli album di Sigur Rós e di Björk. Nei cinque anni successivi gli islandesi si sono mossi alla ricerca del bilanciamento perfetto tra quelle due travolgenti dimensioni artistiche, così lontane in apparenza eppure capaci di insinuarsi allo stesso modo nella materia cerebrale di ognuno di noi. Una ricerca spasmodica, ossessiva, al limite del ritualistico che ha portato alla scrittura di 'Komdu Til Mín Svarta Systir', capolavoro assoluto e capitolo più completo di una discografia ancora breve se paragonata all'apporto che il progetto ha offerto alla scena del suo paese. Rispetto agli autori di 'Takk..' e 'Með Suð Í Eyrum Við Spilum Endalaust' oppure ai múm si avverte un desiderio più forte di conformarsi con quanto la musica occidentale ha proposto nell'ultimo periodo. Voci femminili intimiste, passaggi accessibili e bassi che potrebbero essere quelli di una band trip hop. Poi l'atmosfera cambia improvvisamente, le tenebre calano e l'oscurità avvolge ogni cosa. Da una parte quindi tracce di spaventosa immediatezza come 'Ströndin', 'Blóðberg' e 'Salt'. Dall'altra cupi risvolti della nostra anima che continuano a scavare fino a non avere trovato pace. E' il caso delle meravigliose 'Þau svæfa' e 'Ró' ma anche di 'Hvítserkur' che rappresenta un solenne preludio alla conclusiva 'Tungan'. Lecito attendersi a questo punto un'operazione come è stata quelle di 'In The Silence' di Ásgeir in maniera da spostare l'interesse attorno alla band su un piano internazionale. Non mi sorprenderei se le nuove generazioni di appassionati di post punk e alternative rock ne facessero un'icona. ?Come to me dark sister' sussurra la Mogensen ed attorno a lei si muove un'orchestra di quattro elementi che può rimanere incantata dal rumore di una cascata esattamente come farsi rapire dal silenzio apocalittico dell'oceano. Ascoltare questo album sarà come procedere alla scoperta di un fiordo o percorrere miglia e miglia di strade sterrate fino a qualche ghiacciaio. Nella consapevolezza che da un momento all'altro questo teatro dell'immaginario potrebbe crollare come un castello di sabbia all'arrivo della marea. Vieni sorella, stringi la mia mano notte. La pioggia sarà la nostra unica compagna.
Mammút
From Islanda

Discography
2006 - Mammút
2008 - Karkari
2013 - Komdu Til Mín Svarta Systir
2017 - Kinder Versions
2020 - Ride The Fire