La storica etichetta grunge sorprende per la capacità con cui si è inserita in un settore elitario quale l'hip hop alternativo e dopo il fantastico 'CLPPNG' dei Clipping concede alle stampe la seconda fatica su lunga distanza di Ishmael Butler e Tendai Mararie. Il primo, conosciuto come Palaceer Lazaro, un tempo si faceva chiamare Butterfly nel collettivo newyorkese Digable Planets. Il suo collega ?Baba? è invece un polistrumentista figlio del maestro di Mbira Dumisani Maraire. Capirete bene che con un background del genere non avrebbe alcun senso limitare 'Lese Majesty' in un preciso contorno stilistico ed infatti il disco, dal primo all'ultimo momento, risulta tanto affabile quanto imprevedibile. Rispetto all'esordio 'Black Up' sono stati migliorati i suoni ed è stata presa una scelta drastica e anticommerciale come quella di dividere la scaletta in sette suite. Questo non impedisce di godere del talento della coppia che deve avere assunto acidi in quantità per raggiungere livelli di psichedelia così elevati. 'They Come In Gold', '#CAKE' e 'Forerunner Foray' sono stati selezionati come singoli ed in effetti svolgono alla grande il compito di mostrare tutti gli elementi presenti nel disco. Elettronica, pop, jazz e rap convivono a meraviglia e del loro connubio potranno godere sia gli appassionati di hip hop tradizionale sia coloro ascoltano rock o metal e sono intrigati da commistioni con altri generi. Da segnalare le collaborazioni con Catherine Harris-White dei THEESatisfaction, Erik Blood e Thadillac.