Con l?esordio e soprattutto con il precedente 'Deer Twillight' M. era andato oltre, delineando al meglio, con grande personalità i contorni dei sui Cold Body Radiation e il suo modo quasi mistico di intendere il mood blackgaze ci aveva convinto. In 'A Clear Path' invece il polistrumentista olandese si ritrova prigioniero di un sound eccessivamente introspettivo ed etereo che perde il vigore messo in mostra nel recente passato e sposa la causa di uno shoegaze sintetico e arioso, sebbene volutamente malinconico. Negli otto movimenti di maniera lontani ormai anni luce dai vagiti post black metal degli esordi e che a fatica si riescono a distinguere l?uno dall?altro , emerge un senso di quiete vero e profondo nel quale comunque persiste una monotona ricorrenza allo scontato e alla comprensione empatica delle voglie dell?ascoltatore. Se è vero quello che si dice e cioè che M. è uno dei tanti pseudonimi dietro i quali si cela la mente instancabile di Maurice de Jong, facciamo fatica a condividere le restrizioni stilistiche qui messe in luce ma l?assoluta e folle bontà delle ultime uscite dell?artista originario del Suriname a nome di Gnaw Their Tongues, Cloak Of Altering, Aderlating e Seirom non possono che farci ben sperare anche per il futuro dei Cold Body Radiation.