-Core
Aria
Viza
Graviton Music
Pubblicato il 17/03/2014 da Lorenzo Becciani
Songs
01 ? Never Feel
02 ? Quicksand
03 ? Midnight Hour (Dingle Rock)
04 ? Vanished
05 ? Viktor?s Vanguard
06 ? The Girl That Doesn?t Exist
07 ? Forward March
08 ? Beneath the Waves
09 ? C?est La Vie
10 ? Alley in Tijuana
11 ? Take Over the World
12 ? Brunette
Songs
01 ? Never Feel
02 ? Quicksand
03 ? Midnight Hour (Dingle Rock)
04 ? Vanished
05 ? Viktor?s Vanguard
06 ? The Girl That Doesn?t Exist
07 ? Forward March
08 ? Beneath the Waves
09 ? C?est La Vie
10 ? Alley in Tijuana
11 ? Take Over the World
12 ? Brunette
Uno dei quattro elementi. Una miscela di gas e vapori che costituisce l'atmosfera terrestre. In musica l'aria è spesso utilizzata per sottolineare la capacità di alcune canzoni di rimanere, allo stesso tempo pregnanti e leggiadre, nell'atmosfera che sono riuscite a creare. Dopo due successi come 'Made In Chernobyl' e 'Carnivali' i californiani tornano sul mercato con un album che definire arioso sarebbe quasi limitativo. Da una parte è vero che la produzione si è spinta su spiccate coordinate alt rock evidenziando le doti vocali di K'noup Tomopoulos. La personalità del leader è strabordante e la scelta di allontanarsi leggermente da quel Serj Tankian che tanto li ha aiutati in passato non è certo deprecabile. Dall'altra il piglio live che ha sempre caratterizzato il collettivo è sempre presente. Per raccontarci le vicende di Viktor sono stati contattati addirittura tre produttori diversi. Sam Martin ha curato personalmente le registrazioni agli Swinghouse Studios di Hollywood, il mixaggio è stato effettuato da Warren Huart mentre Phil Allen si è occupato di ulteriori ritocchi. L'impatto è strano, non bizzarro come in passato, proprio strano. 'Quicksand' e 'Vanished' sono il segnale di un mutamento in atto e probabilmente i vecchi fans all'inizio digeriranno meglio episodi più standard come 'Viktor?s Vanguard', 'Forward March' e 'Alley in Tijuana' che possiedono tutti gli elementi caratteristici del sound della band. Spero però che il coraggio di questi musicisti venga premiato perché sono davvero poche le realtà sonore di oggi che rischiano sulla loro pelle, muovendosi in maniera incontrollata ed irrazionale nell'universo discografico e riuscendo ugualmente a mantenere elevato il livello qualitativo del songwriting. 'Aria' serve a respirare. A tornare a credere nel potere politico dell'arte. A recuperare i classici di un tempo e rileggerli con gli occhi dei giovani di adesso. Un lavoro in studio che sa tanto di passaggio quindi. Transizione. Ma transizione verso quale orizzonte non è ancora dato saperlo.
Viza
From USA

Discography
Maktub ? 2006
Eros - 2008
Made in Chernobyl - 2010
Carnivalia - 2011
Aria - 2014
The Unorthodox Revival: Vol. I & II - 2018