Valore intrinseco a parte credo che il pregio migliore di 'Antagonise' sia quello di permettere ai Mayan di distinguersi nel panorama symphonic metal come un'entità meritevole di considerazione e non soltanto come un progetto parallelo. Fino adesso infatti Mark Jansen non era riuscito a convincere addetti ai lavori e fans che la sua divagazione dagli Epica potesse vantare un concept solido. Così avviene con queste undici tracce che non propongono nulla di nuovo dal punti di vista stilistico ma sono caratterizzate da un songwriting decisamente migliore rispetto a quelle di 'Quarterpast' e vengono illuminate da influenze progressive in grado di attrarre anche fasce di pubblico differenti. La narrazione non è delle più originali ma è comunque interessante notare come il verbo di Edward Snowden sia stato interpretato in maniera più o meno aderente da vari artisti. Al fianco del leader e principale compositore troviamo il tastierista Jack Driessen, già negli After Forever, ed il chitarrista Frank Schiphorst, in passato nei Symmetry. Due musicisti di spessore che contribuiscono all'efficacia di passaggi quali 'Redemption - The Democracy Illusion', 'Devil In Disguise' e 'Faceless Spies - National Security Extremism Part 2'. Della produzione se n'è occupato Joost Van Der Broek e non a caso troviamo come ospiti illustri Floor Jansen (ReVamp, Nighwisth) e Marcella Bovio (Stream Of Passion) oltre al violinista Dimitris Katsoulis.