Ogni due anni Dez Fafara ci ricorda cosa significhi scrivere musica col cuore. La ricerca di groove e musica riff oriented del progetto nato dalle ceneri dei Coal Chamber si arricchisce di un altro episodio di assoluta sostanza. 'Winter Kills' riparte esattamente dal momento in cui 'Beast' aveva cessato di torturarci. Il corpo è ancora livido, lo sguardo annebbiato dal dolore e dall'incredulità e i californiani non hanno la minima intenzione di fermarsi. Ecco allora pezzi come 'Ruthless' e 'The Appetite' che si avventano su di noi come lupi professando una ferocia stilistica che non è mutata nonostante l'abbandono della Roadrunner. La line-up si è stabilizzata con l'ingresso del bassista Chris Towning al posto di Jonathan Miller e tra le sfumature ricompare per miracolo qualche influenza nu metal a dimostrazione che qualcosa si sta muovendo. 'Carings Overkill' è un tributo allo swedish death, 'Gutted' avrebbe potuto essere benissimo su 'Far Beyond Driven' dei Pantera mentre 'Curses And Epitaphs' è il pezzo che i Sepultura vorrebbero scrivere da anni senza riuscirci. La produzione è aggressiva quanto basta per spaventare ma pulita a tal punto che il guitar work di Jeff Kendrick e Mike Spreitzer non aveva mai ottenuto tanto risalto. A sorprendere è la cover di 'Sail' degli Awolnation. Gli autori di 'Megalithic Symphony' non ci erano sembrati certo indimenticabili ma evidentemente nella testa del leader è scattato qualcosa e ogni tipologia di sperimentazione è ben accetta se i risultati sono questi.