-Core
Construct
Dark Tranquillity
Century Media
Pubblicato il 02/06/2013 da Emanuele Biani
Songs
01. For Broken Words
02. The Science Of Noise
03. Uniformity
04. The Silence In Between
05. Apathetic
06. What Only You Know
07. Endtime Hearts
08. State Of Trust
09. Weight Of The End
10. None Becoming
Songs
01. For Broken Words
02. The Science Of Noise
03. Uniformity
04. The Silence In Between
05. Apathetic
06. What Only You Know
07. Endtime Hearts
08. State Of Trust
09. Weight Of The End
10. None Becoming
Rinnovarsi restando fedeli a se stessi. Ecco la missione riuscita solo in parte a pochissime heavy metal band e clamorosamente fallita dalla stragrande maggioranza di esse. Un percorso lungo il quale non hanno mancato di cadere rovinosamente quasi tutti i padri fondatori del genere e che, a maggior ragione, ha richiesto un pedaggio assai oneroso in termini di credibilità e considerazione anche ai leader dei sottogeneri più o meno esposti a livello mediatico e commerciale. Insomma, in un mondo dove virtù concettualmente nebulose ed in larga parte soggettive come coerenza e fedeltà rappresentano dei dogmi assoluti - spesso a danno della legittima evoluzione artistica di qualsiasi musicista - il sottile paradosso di cambiare sempre senza snaturarsi mai rimane l'ultimo motore creativo a disposizione di un gruppo con vent'anni di militanza ed una discografia ormai in doppia cifra. I Dark Tranquillity giungono a questo traguardo con ancora in testa le critiche quasi unanimi di pubblico e critica a 'We Are The Void', un album che vivacchiava tra eccezionali slanci emotivi ed inspiegabili cadute di tono, ma che fondamentalmente mostrava la corda di un'ispirazione logorata dalla serializzazione contrattuale delle proprie opere. Non è dato sapere se la band consideri 'Construct' l'album dell'emancipazione definitiva dalle aspettative del pubblico e più in generale dai vincoli del music business, ma di sicuro rappresenta una svolta qualitativa epocale ed in prospettiva un rilancio di carriera straordinario. Senza mezzi termini, ci troviamo di fronte al disco migliore del quintetto svedese dai tempi del capolavoro 'Projector', un gioiello nuovo di zecca che prende le mosse proprio da quel meraviglioso compromesso tra death melodico e gothic metal, rivisitandolo in chiave intimamente evoluta. Quattordici anni di ricerche e sperimentazioni più o meno accentuate non sono trascorsi invano, se finalmente il tastierista Martin Brändström è stato promosso dallo scomodo ruolo di eterno outsider ad elemento quasi imprescindibile in sede di composizione. Un onore/onere spartito al meglio coi membri di lungo corso Anders Jivarp e Niklas Sundin, mentre i testi portano la solita firma malinconicamente rabbiosa di Mikael Stanne. Lo storico cantante è un altro protagonista assoluto delle frequenti trame atmosferiche dell'album, grazie a quel timbro melodico tanto devoto a Dave Gahan da far risaltare le struggenti 'What Only You Know', 'State Of Trust' e 'Uniformity' sui brani più tipicamente aggressivi a cui i Dark Tranquillity ci hanno ben abituato. Qualsiasi opinione sia stata sostenuta finora sugli svariati percorsi stilistici intrapresi dalla band viene comunque spazzata via da un approccio coraggiosamente moderno, fatto di arrangiamenti scorrevoli calati in una scrittura elaborata, una sorta di versione 2.0 della scuola di Göteborg che esalta al tempo stesso la fantasia e la concretezza del sound. Testimonianza massima di quest'attitudine è indubbiamente la magnificenza di 'The Science Of Noise', apice qualitativo e manifesto programmatico - a partire dal titolo - di un album che restituisce al metal un gruppo leader dei nostri tempi.
Dark Tranquillity
From Svezia

Discography
1993 Skydancer
1995 The Gallery
1997 The Mind's I
1999 Projector
2000 Haven
2002 Damage Done
2005 Character
2007 Fiction
2010 We Are The Void
2013 Construct
2016 Atoma
2020 Moment