-Core
Bye-Bye Borderline
Zeromancer
Trisol - Audioglobe
Pubblicato il 09/02/2013 da Lorenzo Becciani
Songs
01. Auf Wiedersehen Boy
02. Bye-Bye Borderline
03. LCYD
04. You Meet People Twice
05. Manoeuvres
06. Weakness
07. Lace And Armour
08. Montreal
09. Ash Wednesday
10. The Tortured Artist
Songs
01. Auf Wiedersehen Boy
02. Bye-Bye Borderline
03. LCYD
04. You Meet People Twice
05. Manoeuvres
06. Weakness
07. Lace And Armour
08. Montreal
09. Ash Wednesday
10. The Tortured Artist
?The sky above the port was the color of television, tuned to a dead channel?. Con questa citazione di William Gibson i norvegesi si riaffacciano sul mercato a tre anni di distanza da 'The Death Of Romance' e, considerando che quell'album era il risultato di un'analisi approfondita delle sessioni di registrazione di 'Sinners International', non ci vuole molto a comprendere che ancora una volta i musicisti in questione si sono presi il tempo dovuto per regalarci un'altra gemma del loro repertorio. Inutile attendersi grandi novità perché anche 'Bye-Bye Borderline' richiama alla mente quelle influenze che da sempre accompagnano la loro carriera. Il devastante singolo in apertura, ' Auf Wiedersehen Boy', sottolinea l'amore per il Marilyn Manson più spettrale al contrario della title track che si rivela un tributo nemmeno troppo celato al glamour di 'Eurotrash'. Quando penso ai Seigmen un leggero velo di nostalgia tende sempre a ricoprirmi ed ogni ascolto della successiva incarnazione di quella leggendaria band ne è fatalmente condizionato. Lo stesso vale per il songwriting di Kim Ljung e Alex Møklebust sempre più malinconico nel mentre la scaletta comincia a districarsi tra tentazioni pop e robusti intrecci electro rock. 'LCYD' è il singolo che i fans attendevano da quando è stato pubblicata la cover di 'Photographic' dei Depeche Mode e 'The Tortured Artist' è il riflesso di un misticismo anni ottanta che pare avere contagiato le nuove generazioni. Altri passaggi imperdibili sono da identificarsi con la sfrontatezza del big beat di 'Weakness' e l'incedere malato di una 'Lace And Armour' che da sola seppellisce la concorrenza. Ci sono artisti che sanno essere poeti ed altri che preferiscono vivere sulla propria pelle i pericoli ed i lussuriosi insegnamenti che il music business offre in quantità. Solo in rari casi si ha la sensazione che queste due anime possano convivere.
Zeromancer
From Norvegia

Discography
2000: Clone Your Lover
2001: Eurotrash
2003: Zzyzx
2009: Sinners International
2010: The Death of Romance
2013: Bye-Bye Borderline
2021: Orchestra Of Knives