Un superbo intreccio tra brutalità e raffinatezza quello con cui il gruppo piacentino si riaffaccia sul mercato mostrando un'intelligenza compositiva che forse in passato solo i Novembre avevano saputo evidenziare. '...And Don't Deliver Us From Evil..' procede in un certo senso nel percorso intrapreso dalla band diversi anni fa ma risulta talmente più compatto ed intrigante rispetto a quanto pubblicato in precedenza da fare annebbiare i ricordi. Mai avevamo percepito una forza intrinseca così grande nel tessuto chitarristico di Ferdinando Marchisio. Mai ci eravamo sentiti tanto inutili di fronte alla profondità di liriche devote al nichilismo ed alla negatività. Soprattutto mai un disco italiano ci era sembrato fin dal primo ascolto competitivo con quanto proviene dall'estero. Dopo avere collaborato con Avantgarde Music i Forgotten Tomb si sono accasati presso Agonia Records, che recentemente ha dato alle stampe il ritorno discografico degli Ephel Duath, e il connubio tra le due parti appare subito vincente. Doom e black metal si fondono con retaggi di 'Brave Murder Day' dei Katatonia, ambientazioni orrorifiche, gloom, gothic ed in generale una visione del mondo opprimente. Impeccabile la prova dietro le pelli di Asher che si esalta subito con 'Deprived' e la title track. Segue una più strutturata 'Cold Summer' dove tentazioni melodiche fanno da contraltare ad un songwriting legato inevitabilmente a quello che il metal estremo ha saputo produrre nei primi anni novanta. 'Let?s Torture Each Other' rappresenta uno dei momenti topici dell'album insieme alla malinconica 'Adrift' mentre 'Nullifying Tomorrow' coincide con l'esatto punto di incontro tra 'Songs To Leave' e 'Love's Burial Ground'. Fate attenzione alle diverse release dell'etichetta perché potrete imbattervi nelle fantastiche cover di 'Transmission' dei Joy Division e 'Sore' dei Buzzov?en.