1. Only The Broken Hearts (Make You Beautiful)
2. Shitload Of Money
3. Losing My Insanity
4. Somewhere Close To You
5. I Have A Right
6. Alone In Heaven
7. The Day
8. Cinderblox
9. Don?t Be Mean
10. Wildfire, Part II
11. Wildfire, Part III
Songs
1. Only The Broken Hearts (Make You Beautiful)
2. Shitload Of Money
3. Losing My Insanity
4. Somewhere Close To You
5. I Have A Right
6. Alone In Heaven
7. The Day
8. Cinderblox
9. Don?t Be Mean
10. Wildfire, Part II
11. Wildfire, Part III
I finlandesi sono riusciti nel difficile compito di rendere noioso 'Stones Grow Her Name' prima ancora che il disco arrivasse nei negozi. L'incapacità di dare una svolta in positivo alla propria carriera è ormai una caratteristica fisica del gruppo che è passato dalla clonazione esasperata del sound degli Statovarius alle contaminazioni progressive di 'Unia' per poi inserire nel proprio bagaglio di influenze passaggi pop e soluzioni operistiche di chiara derivazione commerciale. Non solo i loro dischi si sono fatti sempre più sbiaditi ma dal vivo la band ha cominciato a perdere colpi in sequenza rasentando livelli inconcepibili per l'insistenza con cui Tony Kakko sta puntando su una direzione che il resto dei membri e lui stesso non riescono a seguire. La collaborazione con Timo Kotipelto, Peter Engberg e Pekka Kuusisto non accresce lo spessore di questi undici brani sviliti di qualunque qualità tecnica o assunto di creatività. Solo 'Losing My Insanity' si salva in un contesto raccapricciante nel quale il primo ad essere penalizzato è Elias Viljanen costretto a prestarsi a qualche comparsata in cui sono dell'avviso è il primo a non credere. Detto questo sono curioso di vedere la reazione dei vecchi fans a 'Shitload Of Money' o 'I Have A Right'.