-Core
Koloss
Meshuggah
Nuclear Blast - Warner Music Group
Pubblicato il 25/03/2012 da Lorenzo Becciani
Songs
01 ? I Am Colossus
02 ? The Demon?s Name Is Surveillance
03 ? Do Not Look Down
04 ? Behind The Sun
05 ? The Hurt That Finds You First
06 ? Marrow
07 ? Break Those Bones Whose Sinews Gave It Motion
08 ? Swarm
09 ? Demiurge
10 ? The Last Vigil
Songs
01 ? I Am Colossus
02 ? The Demon?s Name Is Surveillance
03 ? Do Not Look Down
04 ? Behind The Sun
05 ? The Hurt That Finds You First
06 ? Marrow
07 ? Break Those Bones Whose Sinews Gave It Motion
08 ? Swarm
09 ? Demiurge
10 ? The Last Vigil
Un colosso impossibile da spostare. Nonostante i gemiti e le invidie del movimento djent i Meshuggah schiacciano qualunque rivale col passo lento e devastante di chi è consapevole della propria superiorità. Le poche critiche rivolte a 'ObZen' avevano riguardato la presunta sterilità del suono ottenuto dagli svedesi che hanno risposto con un album caratterizzato da dinamiche spaventose e tecnicamente inarrivabile per chiunque tenti di mettersi al loro pari. 'I Am Colossus' rappresenta l'apoteosi di un certo modo di pensare il metal mentre 'The Demon's Name Is Surveillance' e ' Do Not Look Down' sono due lame affilate in grado di allargare la sfera di pubblico di riferimento. Allo smodato interesse per il rapporto tra uomo e macchine, che tanto affascinava un tempo Fredrik Thordendal, si è aggiunta la passione per strutture progressive che potessero esaltare l'utilizzo di chitarre a sette/otto corde accordate a semitoni bassi. Il risultato è una seconda parte di disco complessa, caotica e brutale, in cui Tomas Haake può disporre dell'ascoltatore a proprio piacimento sfoggiando un incedere percussivo in grado di fare impallidire quelle dei drummer che hanno fatto la storia del death negli anni novanta. L'impatto di Jens Kidman sul nostro inconscio è al limite dell'irritante e passaggi come 'Marrow' e 'Demiurge' sono il segnale di un'evoluzione implacabile che ha sospinto il gruppo ai vertici. Nessun compromesso, nessuna incertezza, i Meshuggah procedono a testa alta nel loro solenne percorso verso l'apocalisse e al volgo non resta altro che inchinarsi. Potete lamentarvi quanto volete ma 'Koloss' vi rimarrà sullo stomaco e sarà un problema serio togliersi questo peso ingombrante di dosso.
Meshuggah
From Svezia

Discography
Contradictions Collapse (1991)
Destroy Erase Improve (1995)
Chaosphere (1998)
Nothing (2002)
Catch Thirtythree (2005)
obZen (2008)
Koloss (2012)
The Violent Sleep of Reason (2016)
Immutable (2022)