Non sentivamo parlare della nuova incarnazione degli ex Silke Bischoff Frank Schwer e Felix Flaucher dai tempi di 'Virgin Mary' e sinceramente non avvertivamo un grande vuoto. 'The Magic Circus' desidera essere una risposta a chi considera darkwave e synth pop tuttora ancorati alle rigide regole imposte negli anni ottanta ma nella sua commistione di intenti scade spesso in trame superficiali e confusionarie. In un'ora scarsa di musica i tedeschi alternano chitarre, programming, linee vocali sintetiche e low bap, una forma rallentata di hip hop sviluppatasi in territorio ellenico quando loro si apprestavano a pubblicare 'Northern Lights'. Niente di che in tutta franchezza e sebbene 'Deep In Your Heart' e 'The Funeral' si lascino ascoltare piacevolmente il resto del materiale evoca presto una noia tremenda. 'Radio S.A.T.A.N.' vorrebbe essere il brano di punta del disco ma la sensazione di posticcio ammorba l'ascolto mentre 'Beautiful Day' e 'Queen For A Day' tentano di riesumare i disegni armonici di 'The Man On The Wooden Cross' con scarso successo. Sopravviverete anche senza gli 18 Summers.