Le dissonanti note di un pianoforte e un batteria marziale introducono la raccolta di canzoni piu' intimista del gruppo proveniente dalla Florida. I ragazzi sono cresciuti verrebbe da dire ed effettivamente si contano sulle dita di una mano le realta' di oggi che hanno sempre aggiunto qualcosa di nuovo alla propria discografia senza avere timore di sbagliare o perdere l'affetto del pubblico. 'In Waves' riparte da quanto prodotto con 'Shogun', tinge tutto di nero e svela una dimensione che ancora non conoscevamo del quartetto che ha di fatto dato il via al revival thrash dal quale ci stiamo un po' tutti abbeverando. Il riffing di Matt Heafy e Corey Beaulieu con il passare degli anni si e' inspessito, ha smarrito forse l'aggressivita' primordiale degli esordi ma nel contempo ha guadagnato una compattezza che in pochi possono vantare. 'Inception Of The End' e 'Dusk Dismantled' sono figlie di un songwriting piu' maturo, incessante, libero da qualunque costrizione e determinato a distruggere qualunque ostacolo si trovi sulla direzione intrapresa. Allo stesso modo la cura dei dettagli in ambito melodico e' aumentata e in alcuni casi ci troviamo di fronte ad un ibrido tra tecnicismi esasperati e dinamiche sublimi. Il nuovo batterista Nick Augusto viene subito messo nella condizione di mostrare il proprio talento e le variazioni di ritmo di 'Watch The World Burn' sono un manifesto eccellente della sua attitudine. Infine il cantato si e' liberato dagli esagerati riferimenti a James Hetfield contribuendo non poco alla riuscita di 'Built To Fall' e 'Of All These Yesterdays'. In chiusura la rilettura di 'Slave New World' dei Sepultura cala il sipario su questo viaggio nel nero di cui avevamo tremendamente bisogno per l'autunno che viene.