La ristampa di "Grátr" ha rappresentato il preludio all"immensità nichilista prodotta in casa tedesca attraverso un disco di rara bellezza come "Sól". La materia trattata da Skald Draugir è sempre un pagan black metal con elementi viking e atmosferici ma, rispetto a "Frostnacht" e "Baldr Ok Íss", si ha l"impressione che la ferocia abbia lasciato spazio alla visione di insieme e all"incubo del vivere reale. Anche se rimangono riferimenti ai primi dischi di Enslaved e Immortal appare inutile, al cospetto di una tale espressività, costringere l"ascoltatore a paragoni o confronti inutili. Tanto vale immergersi nella foresta nera di sonorità introspettive ("Der Dorm Im Nebel") e liriche socialmente impegnate ("Zweige Der Erinnerung"). L"edizione limitata consiste di uno splendido packaging munito di libretto di cinquanta pagine che arricchiscono l"immaginario definito dalla musica. "Kollapsar", "Rattenkönig" e " Moorgänger" gli episodi più convincenti.