-Core
Burning Red
Machine Head
Roadrunner Records
Pubblicato il 27/12/2005 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Enter The Phoenix
2. Desire To Fire
3. Nothing Left
4. The Blood, The Sweat, The Tears
5. Silver
6. From This Day
7. Exhale The Vile
8. Message In A Bottle
9. Devil With The King's Card
10. I Defy
11. Five
12. The Burning Red
Songs
1. Enter The Phoenix
2. Desire To Fire
3. Nothing Left
4. The Blood, The Sweat, The Tears
5. Silver
6. From This Day
7. Exhale The Vile
8. Message In A Bottle
9. Devil With The King's Card
10. I Defy
11. Five
12. The Burning Red
Dopo essere riusciti a confermarsi con ‘The More Things Change’ è tempo di cambiamento per i Machine Head che chiamano alla loro corte Ross Robinson decisi a dare una sterzata moderna (e commerciale) alla loro carriera. I risultati saranno controversi, la stampa acclamerà quasi all’unanimità questo album anche perché sostenitore del nuovo trend rap metal ma il loro pubblico si spaccherà tra elogi e rimpianti del post thrash dei primi due album. Personalmente trovo ‘Burning Red’ un eccezionale esempio di evoluzione, un disco che si muove in territori moderni, con una produzione galattica che ha il solo difetto di evidenziare una certa staticità compositiva di un gruppo non sempre capace di adattarsi totalmente a ritmi più veloci e immediati. Per il resto canzoni come ‘Nothing Left’, ‘Silver’ e ‘I Defy’ dimostrano l’efficacia di una band che ha definitivamente messo da parte il periodo Kontos/Mader sostituendoli con due musicisti tecnicissimi e rodati come Dave McClain e Ahrue Luster. ‘From This Day’ è un singolo da urlo che difficilmente riuscirete a staccare dalla vostra corteccia cerebrale e ‘Exhale The Vile’ un pezzo che ci consegna imponente i Machine Head versione 3.0 in forma strepitosa. ‘Burning Red’ appare perfettamente bilanciato tra il passato che risponde al nome di ‘Old’ e ‘A Thousand Lies’ e una new wave melodica che emerge prepotente nella cover di ‘Message In A Bottle’ dei Police che regala a tutto il disco una luce diversa. Stacchi omicidi, influenze hip hop, ritornelli che abbracciano per la prima volta appeal commerciali senza però perdere un minimo di energia e di consapevolezza del proprio potere distruttivo (‘The Blood, The Sweat And The Tears’). Robinson riesce nell’intento di liberare il più possibile la voce di Robb da certi limiti che aveva in precedenza e l’ex Vio-Lence risponde a modo suo con una prova sulle righe. La sensazione che mi dette allora era quella di un gruppo che poteva veramente racchiudere il mondo tra le sue mani. Probabilmente la svolta fu troppo immediata oppure semplicemente il destino non sorrise ai Machine Head che si trovarono allo sbando col successivo ‘Supercharger’. Nessuno però potrà mai togliermi dalla mente le note della title track che scivola via lentamente alla fine dell’album. Come lo sguardo gelido di una vittima che guarda negli occhi il suo assassino un attimo prima di morire..
Machine Head
From USA

Discography
Burn My Eyes (1994)
The More Things Change... (1997)
The Burning Red (1999)
Supercharger (2001)
Through The Ashes Of Empires (2003)
The Blackening (2007)
Unto the Locust (2011)
Bloodstone & Diamonds (2014)
Catharsis (2017)
Øf Kingdøm And Crøwn (2022)