La formula disco/tour/disco funziona alla grande con la band di Chicopee, Massachusetts che nonostante i molteplici cambi di formazione è riuscita a crescere di volta in volta. "Wormwood" è in assoluto il migliore disco deathcore proveniente da quella zona tanto prolifera da diversi anni a questa parte. Non solamente Vincent Bennett e Daniel "DL" Laskiewicz hanno trovato in Jack Strong e Kevin Boutot una sezione ritmica formidabile ma Zeuss ha svolto un lavoro eccezionale dietro la console. Il produttore tra gli altri di Hatebreed e The Red Chord da un paio di anni viveva un momento di stasi creativa preoccupante ma posso assicurarvi che con queste dodici tracce ha recuperato terreno alla grande. La partenza è strabordante con "The Beast", nella quale troviamo un forsennato Jamey Jasta, e "The Hills Have Eyes" che straccia qualunque pezzo metalcore degli ultimi sei-sette mesi. "Ramirez" e "Nightman", su cui appare Bruce LePage dei 100 Demons, sono altre rasoiate pensate e realizzate per la dimensione live e fino a "The Carpathian" l"attenzione si mantiene su livelli massimi. Decisamente più generiche e trascurabili le ultime due tracce ma è un difetto che possiamo perdonare senza grossi problemi considerata la consistenza di quanto ascoltato fino a quel momento.